Poliba, Cupertino: «Università in crescita, ma si può ancora migliorare»
Il rettore uscente commenta i dati del suo sessennio con un occhio al futuro
lunedì 22 settembre 2025
12.57
«Sono stati sei anni intensi, in cui si è fatto molto. Siamo cresciuti in termini di immatricolazioni, ma non solo. C'è comunque ancora margine di crescita .Penso tra le altre cose all'attirare di più le donne che ad oggi sono una percentuale troppo bassa dei nostri studenti o all'internazionalizzazione».
Saluta con queste parole la comunità accademica del Politecnico di Bari, il rettore uscente Francesco Cupertino. Al suo posto, tra pochi giorni, subentrerà il nuovo rettore, il professor Umberto Fratino.
In questi sei anni in cui il ricordo più bello sono gli studenti e i loro ringraziamenti, e il più brutto, ovviamente, chiudere per la pandemia, tanti i traguardi raggiunti.
Immatricolazioni cresciute di un +54% tra l'Anno Accademico 2014/15 (1.384 iscritti) e il 2024/25 (2.134 iscritti), mentre sono rimasti sostanzialmente stabili il Politecnico di Milano (+0,7% nello stesso lasso di tempo, da 7.265 a 7.771) e il Politecnico di Torino (-0,05%, da 5.399 iscritti nel 2014/15 a 5.132 nel 2023/24) come certificato dai dati dell'Anagrafe Nazionale degli Studenti sulle prime immatricolazioni. Aumentata anche la percentuale degli occupati tra i laureati magistrali a un anno dalla laurea: questo dato è cresciuto del +23,6% (dal 67,4% nel 2014 al 91% nel 2024), riducendo sensibilmente il divario con i politecnici del Nord. Nello stesso periodo, infatti, il Polimi ha segnato +4,6% (dal 91,5% al 96,1%) e il Polito +7,8% (dall'84,7% al 92,5%).
Saluta con queste parole la comunità accademica del Politecnico di Bari, il rettore uscente Francesco Cupertino. Al suo posto, tra pochi giorni, subentrerà il nuovo rettore, il professor Umberto Fratino.
In questi sei anni in cui il ricordo più bello sono gli studenti e i loro ringraziamenti, e il più brutto, ovviamente, chiudere per la pandemia, tanti i traguardi raggiunti.
Immatricolazioni cresciute di un +54% tra l'Anno Accademico 2014/15 (1.384 iscritti) e il 2024/25 (2.134 iscritti), mentre sono rimasti sostanzialmente stabili il Politecnico di Milano (+0,7% nello stesso lasso di tempo, da 7.265 a 7.771) e il Politecnico di Torino (-0,05%, da 5.399 iscritti nel 2014/15 a 5.132 nel 2023/24) come certificato dai dati dell'Anagrafe Nazionale degli Studenti sulle prime immatricolazioni. Aumentata anche la percentuale degli occupati tra i laureati magistrali a un anno dalla laurea: questo dato è cresciuto del +23,6% (dal 67,4% nel 2014 al 91% nel 2024), riducendo sensibilmente il divario con i politecnici del Nord. Nello stesso periodo, infatti, il Polimi ha segnato +4,6% (dal 91,5% al 96,1%) e il Polito +7,8% (dall'84,7% al 92,5%).
Un altro dato significativo è quello relativo ai finanziamenti statali. I trasferimenti del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) erogato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) verso il Poliba sono cresciuti del +6% tra il 2024 e il 2025, passando da 50,4 a 53,4 milioni di euro in un anno: sono solo 8 gli atenei statali, su 68, ad aver ottenuto un incremento del 6% dei fondi, il massimo consentito. Nel 2019 il finanziamento del FFO al Politecnico di Bari ammontava a 39,7 milioni di euro: la crescita in sei anni è stata dunque pari al +35%, un risultato con pochi pari tra le università medio-piccole, un riconoscimento della qualità dell'azione del Politecnico di Bari negli ambiti della didattica, della ricerca e della Terza Missione.