Passaggio da Auchan a Conad, confermato lo sciopero del 23 dicembre in Puglia

Astensione dal lavoro dalle 4 alle 13 pee i lavoratori di Modugno, Casamassima, Mesagne s Tsranto

venerdì 20 dicembre 2019 12.28
Il passaggio da Auchan a Conad continua a tenere col fiato sospeso i lavoratori, che ad oggi non hanno avuto nessun impegno da parte di Margherita Distribuzione SpA sulla ricollocazione dei lavoratori.

Per questo motivo Fisascat Cisl Bari, Filcams Cigl Bari e UILTuCS Bari confermano, per lunedì 23 dicembre, una nuova giornata di sciopero unitario. Dalle 4 alle 13 astensione dal lavoro e manifestazioni dei lavoratori nei punti vendita di Casamassima e Modugno.

Non sono stati registrati, infatti, avanzamenti significativi il confronto sulla vertenza dei 13.291 lavoratori ex Gruppo Auchan, tenutosi fra i sindacati di categoria e l'azienda, in presenza anche dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico. «La direzione aziendale non è stata in grado di declinare in maniera chiara il piano dell'impegno richiesto dai sindacati al sistema Conad per affrontare l'esubero occupazionale derivante dalla progressiva dismissione della rete commerciale ex Auchan - sottolineano i sondacati - Alla vaghe asserzioni di Margherita Distribuzione SpA, abbiamo ribadito punti e richieste fondamentali:
- un dettaglio sulla riorganizzazione degli ipermercati, sul modello organizzativo e sulle ripercussioni occupazionali su ogni territorio, escludendo che i passaggi di ramo d'azienda isolino una parte dei lavoratori destinandoli al licenziamento;

- piano di riorganizzazione di sedi e logistica, che specifichi i tempi di attuazione e le possibilità di ricollocazione, le possibili sinergie con le sedi e la logistica di Conad; contezza dei ruoli nei quali Conad ha ricollocato unilateralmente parte dei lavoratori, discriminandone altri;

- chiarimenti sul resto della rete vendita che non sarà oggetto di passaggio a Conad, respingendo l'assurda richiesta di intervenire sul costo del lavoro su una platea di addetti che ad oggi non sa neanche se lavorerà;

- il numero delle lavoratrici e lavoratori presenti nei vari appalti e per quanti di loro la possibilità di continuare a lavorare;

- un accordo quadro che verifichi l'andamento occupazionale e le condizioni di lavoro dei punti vendita che passano a Conad, perché l'impresa dichiara che lì ci sono in sospeso altri 2500 esuberi».