Omicidio nel carcere di Opera: ucciso il detenuto barese Antonio Magrini

Ricostruito l'omicidio: sarebbe stato assassinato dal compagno di cella, Domenico Massari, che sta scontando l'ergastolo per aver ucciso l'ex moglie

domenica 21 aprile 2024 17.54
Un detenuto barese recluso nel carcere milanese di Opera, Antonio Magrini, di 68 anni, è stato ucciso nella serata di ieri durante una lite con un altro detenuto per gli spazi che condividevano. La notizia è stata comunicata da Calogero Lo Presti, coordinatore regionale per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria della Lombardia.

La Polizia Penitenziaria ha già ricostruito quanto accaduto ed ha individuato il responsabile: secondo quanto emerso dalle indagini Magrini sarebbe stato ucciso da Domenico Massari, che sta scontando l'ergastolo per aver ucciso il 13 luglio 2019 la sua ex moglie Deborah Ballesio con 6 colpi di pistola mentre cantava al karaoke nei bagni Aquario di Savona, in Liguria. Nella sparatoria rimasero ferite anche tre persone, tra le quali una bambina, fortunatamente in modo non grave.

Secondo quanto emerso, il 68enne sarebbe stato ucciso dal compagno di cella perché aveva cambiato canale televisivo: l'uomo sarebbe stato colpito alla testa con un oggetto e strangolato con la cintura dell'accappatoio. Da inizio anno, ha ricordato il coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria Mirko Manna «ci sono stati 32 suicidi di detenuti nei penitenziari italiani, 4 suicidi tra gli appartenenti al Corpo di Polizia e ora un omicidio all'interno del carcere di Milano Opera».

La vittima Magrini, «Toni Cavallero», stava scontando una condanna per traffico di droga. Era proprio lui a costituirsi, quando la sentenza era diventata definitiva. Secondo quanto emerso da indagini, il clan Magrini aveva rapporti con trafficanti di cocaina serbi dai quali acquistavano grossi carichi da inviare al clan Parisi.