Nave "Rhapsody" sbarca a Bari con 805 migranti a bordo, in corso secondo tampone. Sarà scalo tecnico

Vengono da Tunisia, Marocco, Bangladesh, Egitto e Pakistan. Per 500 già esito negativo. Romito: «Molti dubbi, mancano notizie chiare»

giovedì 8 ottobre 2020 13.20
A cura di La Redazione
Sono 805 i migranti passeggeri della nave quarantena "Rhapsody", ancora ormeggiata alla banchina 12 del porto con tutti i passeggeri a bordo dopo lo sbarco di questa mattina a Bari dopo la partenza di due giorni fa da Palermo. Come comunicato dalla Prefettura di Bari, i migranti provengono da Tunisia, Marocco, Bangladesh, Egitto e Pakistan e quello di Bari sarà solo uno "scalo tecnico".

I passeggeri hanno già osservato in Sicilia i 14 giorni di quarantena Covid, e gli 805 imbarcati sono quelli risultati negativi al primo tampone. In corso d'è una seconda tornata di tamponi, a cui circa 500 soggetti sono già risultati negativi. Si attende l'esito dei restanti test Covid. Sono un centinaio i minori non accompagnati a bordo, che dovrebbero essere collocati a Brindisi nel centro accoglienza per minori.


Conclusi i controlli sanitari inizieranno le operazioni da parte della Questura, al termine delle quali si decideranno le destinazioni dei migranti; nessuno di questi - riporta la Prefettura - ha ricevuto ancora il foglio di via da parte del questore che obbliga ad abbandonare il territorio nazionale entro sette giorni.

Le operazioni andranno avanti ancora per giorni.

Sebbene la Prefetttura conferma che si tratti di uno scalo tecnico quello nel porto di Bari, Fabio Romito (vicepresidente del consiglio comunale ed esponente cittadino della Lega) accusa: «Dalle informazioni che sto riuscendo ad assumere in maniera informale pare non essere proprio così. Al netto dei 100 minori non accompagnati che verranno collocati a Brindisi e degli altri 100 che verranno rimandati in dietro, gli altri 500 che fine faranno? Verranno lasciati liberi di lasciare il territorio nazionale attraverso la porta di Bari? Verranno messi su degli autobus e ricollocati in altri centri accoglienza? Non abbiamo alcun tipo di comunicazione ufficiale; una mancanza di trasparenza che mi lascia molti dubbi», ha detto Romito.