Manifestano i rappresentanti sindacali Amtab, Filt Cgil: «Dall'azienda atteggiamento intimidatorio»
Stamattina il presidio in piazza Prefettura per chiedere la tutela del diritto di critica dopo la nota disciplinare ricevuta da RLS e RSU
mercoledì 10 luglio 2019
10.58
Rappresentanti sindacali di Amtab in stato di agitazione contro l'azienda municipalizzata dei trasporti. Stamattina il presidio "Contestateci tutti" davanti alla Prefettura di Bari indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Faisa Cisal, Ugl Autoferrotranvieri, Confail e Cildi a sostegno dei propri dirigenti sindacali ed RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza) oggetto di contestazioni disciplinari da parte dell'AMTAB S.p.a.
Nella nota diffusa dalle organizzazioni sindacali si legge che i rappresentanti sindacali sono stati ammoniti «Per il sol fatto che hanno liberamente espresso preoccupazioni, e denunciato violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonché dissenso verso recenti disposizioni e scelte strategiche aziendali che hanno di fatto evidenti negative ricadute anche in danno dell'utenza barese, fruitrice del servizio di trasporto pubblico locale esercitato dall'azienda».
«Stigmatizzano l'atteggiamento intimidatorio dei vertici aziendali Amtab S.p.A. nei confronti di sindacalisti in questione - l'attacco di Filt Cgil Puglia. Atteggiamento evidentemente finalizzato a reprimere critiche (costruttive e) e denunce che, lo si ribadisce sin da ora, troverà il più fermo ostacolo, nelle sedi più opportune, secondo la tradizione di trasparenza e tenacia che contraddistingue l'operare della CGIL in ogni ambito in cui essa agisce».
Secondo Filt Cgil «Il comportamento aziendale è un frontale attacco al diritto di critica sindacale, che é pilastro della normale dialettica democratica. Non accettiamo che esso venga messo in discussione, anche a mezzo di personali, quanto infondate, interpretazioni che la dirigenza aziendale di esso pretende di dare. Le dichiarazioni fatte hanno una rilevanza sociale forte a tutela degli utenti del servizio pubblico della nostra Città, i cittadini baresi, degli interessi pubblici ad una buona, efficiente e corretta gestione di un'Azienda a totale partecipazione pubblica, ma anche a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo. Per tutti questi motivi continueremo nella nostra azione di contrasto alla volontà aziendale di cancellare il dissenso attraverso metodi autoritari, intimidatori ed anacronistici in danno di chi, come i nostri dirigenti sindacali, ha il coraggio di tutelare il bene pubblico attraverso pubbliche denunce».
Nella nota diffusa dalle organizzazioni sindacali si legge che i rappresentanti sindacali sono stati ammoniti «Per il sol fatto che hanno liberamente espresso preoccupazioni, e denunciato violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonché dissenso verso recenti disposizioni e scelte strategiche aziendali che hanno di fatto evidenti negative ricadute anche in danno dell'utenza barese, fruitrice del servizio di trasporto pubblico locale esercitato dall'azienda».
«Stigmatizzano l'atteggiamento intimidatorio dei vertici aziendali Amtab S.p.A. nei confronti di sindacalisti in questione - l'attacco di Filt Cgil Puglia. Atteggiamento evidentemente finalizzato a reprimere critiche (costruttive e) e denunce che, lo si ribadisce sin da ora, troverà il più fermo ostacolo, nelle sedi più opportune, secondo la tradizione di trasparenza e tenacia che contraddistingue l'operare della CGIL in ogni ambito in cui essa agisce».
Secondo Filt Cgil «Il comportamento aziendale è un frontale attacco al diritto di critica sindacale, che é pilastro della normale dialettica democratica. Non accettiamo che esso venga messo in discussione, anche a mezzo di personali, quanto infondate, interpretazioni che la dirigenza aziendale di esso pretende di dare. Le dichiarazioni fatte hanno una rilevanza sociale forte a tutela degli utenti del servizio pubblico della nostra Città, i cittadini baresi, degli interessi pubblici ad una buona, efficiente e corretta gestione di un'Azienda a totale partecipazione pubblica, ma anche a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo. Per tutti questi motivi continueremo nella nostra azione di contrasto alla volontà aziendale di cancellare il dissenso attraverso metodi autoritari, intimidatori ed anacronistici in danno di chi, come i nostri dirigenti sindacali, ha il coraggio di tutelare il bene pubblico attraverso pubbliche denunce».