Madonnella, il mistero del divano "vagabondo". L'amarezza di Amiu: «Spostato senza motivo»

La storia del rifiuto ingombrante raccontata sui canali social dell'azienda municipalizzata

venerdì 27 ottobre 2023 18.03
Un divano lasciato in via Signorile, come concordato con Amiu per il ritiro secondo la regolare procedura, ma ritrovato in piazza Carabellese. Il mistero del divano giallo "vagabondo" è stato raccontato, con una punta di amarezza, sui canali social di Amiu Puglia, dove è comparso in giornata il sarcastico post.

Oggi vogliamo raccontarvi una storia, fatta di regole seguite, di organizzazione del lavoro e di amore per la città ma fatta anche di vandalismo, di strafottenza e di inciviltà.
E' la storia, ambientata al quartiere Madonnella, di un divano giallo, meglio noto come "ingombrante", del quale un utente si è voluto disfare, seguendo le regole ovvero prenotando il ritiro gratuito al Numero verde di Amiu Puglia.
La procedura come previsto ovvero due giorni fa, il 25 ottobre, l'utente ha apposto il codice e ha sistemato l'ingombrante nei pressi del numero civico. Il ritiro era stato programmato nelle 48 ore ovvero oggi, 27 ottobre.
Questa mattina, gli operatori di Amiu Puglia, si sono recati all'indirizzo concordato per il ritiro (via Michelangelo Signorile) ma il divano giallo non c'era.
E dove era finito?
In piazza Carabellese.
Qualcuno, per motivi francamente incomprensibili, ha pensato bene di spostarlo dal naturale luogo del ritiro, interrompendo un ciclo virtuoso di regole seguite, di impegno e di lavoro.
E quindi la squadra di Amiu Puglia si è dovuta recare in piazza Carabellese per recuperare un divano che non era più posizionato là dove sarebbe dovuto essere.
L'ingombrante è stato puntualmente recuperato, ma gli operatori hanno rallentato lo svolgimento del proprio lavoro per cercarlo e trovarlo.
E' una storia che ci lascia sconcertati, è una storia che non ha alcun senso perché va oltre ogni comprensione, oltre le regole, oltre il vivere civile.
E' una storia di disprezzo per la città e di banale, odiosa, insopportabile maleducazione.
E' una storia di mancanza di rispetto.