Lupi tra Noci e Putignano, è allarme

Coldiretti: "allevatori denunciano sempre più aggressioni ai loro animali"

domenica 11 novembre 2018
Non solo cinghiali ma anche i lupi nelle campagne tra Noci e Putignano. L'allarme arriva da Coldiretti Puglia che spiega: "Nel giro di dieci anni cinghiali e lupi sono raddoppiati mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari, gli animali nelle stalle e l'assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti, come testimoniato dai frequenti incidenti stradali, anche con feriti gravi.
Si stanno moltiplicando le denunce di aggressioni dei lupi ai danni di manze anche da 400 Kg, vitelli e pecore nelle province di Bari e Taranto, in particolare a Putignano, Noci, Martina Franca e Mottola".
Secondo le denunce di diversi allevatori le prede spariscono perché i lupi le portano via o le azzanano lasciandole morte sul posto. "Bisogna urgentemente 'sbloccare' la legge regionale che ha codificato le misure contro i danni da fauna selvatica, - prosegue Coldiretti - ma è stata impugnata dal Governo. Ai nostri allevatori servono indennizzi immediati e definiti, perché non si contano più i danni arrecati alle produzioni e agli allevamenti dagli animali selvatici".
Gli allevatori vivono uno stato di malessere che cresce in misura esponenziale e la preoccupazione aumenta – continua Coldiretti Puglia - se si considera la capacità di adattamento di cinghiali e lupi ai cambiamenti ambientali, dato che sono comparsi anche in aeree da cui risultavano assenti da anni e stanno mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori in molte zone della regione.
Il fenomeno sarebbe in crescita perché durante il periodo estivo i lupi si sono spostati in Basilicata alla ricerca di acqua, mentre nelle ultime settimane sono tornati in Puglia dove vanno a caccia. In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica. I cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, i lupi aggrediscono e sbranano pecore, mucche e capre, in barba a recinzioni e reti, con un danno pari ad oltre 11 milioni di euro. Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.
Gli imprenditori agricoli, ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando con sempre maggiore frequenza – conclude Coldiretti Puglia - i danni provocati da cinghiali e lupi che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette e in zone boschive, ma che inevitabilmente sconfinano e fanno razzia nelle aziende agricole e si riversano sulle strade limitrofe ed in prossimità dei centri abiabitati.