Indagine nomine sanità in Puglia, Procura di Foggia chiede archiviazione per Emiliano

Il pm chiede il rinvio a giudizio per i Cera e per il dg Asl. Il presidente della Regione: «Invito tutti ad avere fiducia nella giustizia»

mercoledì 23 settembre 2020 13.55
La Procura di Foggia ha chiesto l'archiviazione dell'accusa di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio nei confronti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, oltreché dell'ex assessore regionale Salvatore Ruggieri, e di Angelo e Napoleone Cera, ex parlamentare ed ex consigliere regionale.

L'accusa era relativa alla nomina (mai verificatasi) dei vertici della Asp di Chieuti che, secondo l'iniziale ipotesi di reato, il governatore della Regione avrebbe promesso ai due Cera in cambio di un loro appoggio al candidato sindaco di San Severo durante la campagna elettorale.

Per i due Cera e altre persone, tra cui il direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla, la Procura foggiaca ha invece chiesto il rinvio a giudizio. Per i Cera l'accusa è passata da tentata corruzione a tentata induzione indebita a dare o promettere utilità , in relazione a presunte irregolarità nelle operazioni di nomina e assunzione all'interno della Asl e dei consorzi di bonifica della provincia di Foggia.

«Ho appreso dal mio difensore, avvocato Gaetano Sassanelli, che in data odierna la Procura della Repubblica di Foggia, nella persona del dottor Marco Gambardella, ha avanzato richiesta di archiviazione per l'ipotesi di reato che mi vedeva indagato con altre tre persone, per insussistenza del fatto - dichiara Emiliano. E ciò in conseguenza degli elementi correttamente e lealmente acquisiti dalla Procura su mia indicazione, a seguito di attività difensiva. Ho dedicato tutta la mia vita alla difesa della legalità, prima da magistrato, poi da sindaco e ora da presidente di Regione. Ricoprendo ruoli istituzionali è inevitabile essere sottoposti a verifica da parte della magistratura. E proprio in quel lavoro della magistratura sta la garanzia di tutti i valori in cui credo. Ecco perché invito tutti ad avere fiducia nella giustizia».