In piena emergenza Covid click day per il bonus mobilità, oltre 600 mila italiani in coda

Sito in tilt questa mattina subito dopo l'apertura del portale. Il ministro Costa: «Entrate con calma, ci sono fondi per tutti»

martedì 3 novembre 2020 19.11
A cura di La Redazione
Oltre 600 mila persone in code e una app che non funziona. Parte con il piede sbagliato la piattaforma che permette agli italiani di richiedere il bonus mobilità, misura in attesa della quale in molti questa estate sono diventati possessori di un monopattino elettrico in attesa proprio che venisse aperta la possibilità di accedere ai rimborsi.

Ma alle 9 di questa mattina il sito è andato in tilt, troppe forse le persone che hanno provato ad accedere. Una situazione che ha creato un effetto domino mandando in tilt anche il sito del Ministero e quello delle Poste attraverso il quale richiedere Spid, l'identità digitale necessaria per accedere alla richiesta.

Alle 15 di oggi, stando a quanto riferisce il Ministero dell'Ambiente, comunque erano già stati emessi18.909 buoni e finalizzate 46.101 richieste di rimborso, mentre 103 erano i buoni già spesi. Al momento i fondi residui sono pari a 178.779.034,95 euro.

«La partenza è stata in salita, come registrato, con il portale che sta ancora funzionando a rilento - sottolinea Costa - Ci sono stati dei problemi, collegati a diversi fornitori del sistema di autenticazione Spid, dovuti principalmente a un affollamento in contemporanea, che, come mi ha personalmente riferito Sogei, è andato ben oltre tutte le aspettative. Da una parte, quindi, considero positiva la grande attenzione da parte di tutte e tutti rispetto alla mobilità dolce, dall'altra ci investe di una grande responsabilità. Io invito tutti a entrare nel sistema anche con calma, anche nei prossimi giorni, perché abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Stabilità e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre e coloro che prenoteranno un voucher anche nei prossimi giorni saranno rimborsati. Nessun cittadino sarà lasciato indietro».