Giornata mondiale del servizio sociale, l'assessora Bottalico porta a Roma l'esperienza di Bari

«Confronto sulle professioni di cura per delineare una piattaforma condivisa di priorità»

mercoledì 22 marzo 2023
Ieri mattina l'assessora al Welfare Francesca Bottalico è intervenuta alla giornata di apertura degli "Stati generali degli Assistenti sociali" che si celebrano a Roma (21-23 marzo 2023) e che mettono insieme la Giornata mondiale del servizio sociale e i trent'anni dell'Ordine, istituito nel 1993, insieme a una serie di approfondimenti su povertà, famiglie, professione, salute, narrazioni, luoghi di vita e diversità, competenze, terzo settore e valutazione, dialogo interprofessionale.

L'evento vede la partecipazione di oltre 9000 assistenti sociali, chiamati a confrontarsi con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, gli ordini professionali e numerosi esperti di politiche sociali, programmazione e valutazione provenienti da tutta Italia. I lavori, articolati in workshop, intendono costruire una piattaforma condivisa di obiettivi e proposte per l'inclusione, per i servizi, per la politica e per la riforma delle professioni di cura.

L'assessora Bottalico è intervenuta come relatrice in uno dei workshop in programma, dal titolo "Assistenti sociali: i temi del presente e del futuro", per parlare delle buone prassi e delle innovazioni sociali realizzate in questi anni nella città di Bari.

«In questa giornata - commenta Francesca Bottalico - colgo l'occasione per ringraziare quanti e quante, nel silenzio quotidiano, lavorano con dedizione e passione, nonostante le complessità, le criticità e il rischio professionale, mettendo a repentaglio a volte anche la propria incolumità all'interno dei servizi pubblici, privati, del volontariato e dell'associazionismo.A Roma, con migliaia di assistenti sociali e socio-sanitari, con l'Ordine, che ringrazio per il lavoro che realizza a livello cittadino, regionale e nazionale, e con i rappresentanti del Ministero delle politiche sociali, abbiamo dato vita a un confronto sulle professioni di cura per delineare una piattaforma condivisa di priorità e proposte finalizzate all'inclusione, alla rimodulazioni di servizi e alla costruzione di alleanze e pratiche utili a promuovere le persone e la loro autodeterminazione e a garantire l'equità sociale, le pari opportunità, la libertà di essere e di amare. In questa direzione rinnovo il mio ringraziamento a quanti sono impegnati quotidianamente a costruire una società più solidale, inclusiva e accogliente».