Fermato al casello dell'A14, a bordo 30 chilogrammi di hashish: arrestato
A Bari Nord i Carabinieri hanno fermato un 23enne di Bari. Viaggiava con 300 panetti di droga: è stato trasferito in carcere
mercoledì 15 ottobre 2025
23.02
Trenta chilogrammi di hashish nascosti in un doppiofondo ricavato sotto i sedili dell'auto: lo hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Provinciale di Bari e che è costata al conducente l'arresto in carcere in flagranza con l'ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Si tratta di un 23enne di Bari fermato per un controllo all'uscita dell'autostrada A14 dai militari con la collaborazione del Nucleo Cinofili di Modugno. È stato di un cane, infatti, il merito di aver stanato la droga: l'uomo è stato trovato con 30 chilogrammi di hashish già suddivisi in panetti da 100 grammi Tutto è accaduto nel corso di servizi mirati, quando i Carabinieri hanno effettuato il controllo di un 23enne al volante di una Smart che aveva superato il varco del casello Bari Nord.
Era solo. L'hanno osservato e hanno pensato di procedere ad un controllo d'iniziativa. Qualcosa, infatti, deve averli insospettiti. Una volta fermato ha fin da subito manifestato nervosismo alla vista dell'Arma, catturando il sospetto dei militari che hanno approfondito la perquisizione con l'ausilio di un'unità cinofila. La vettura è stata sottoposta ad una verifica grazie al fiuto del cane che dopo averla ispezionata da cima a fondo ha puntato la propria attenzione verso la parte inferiore.
E così, dopo aver sollevato la moquette sotto i sedili anteriori, è stato scovato un doppiofondo ingegnoso ricavato nel pianale dell'auto, apribile con un apposito congegno dotato di due piastre ancorate alla carrozzeria tramite cerniere artigianali. All'interno, la droga. In totale, infatti, 300 panetti di hashish già confezionati, ognuno del peso di 100 grammi, per un totale di 30 chilogrammi di sostanza stupefacente destinata con ogni probabilità al rifornimento del capoluogo barese.
La droga è stata sequestrata e sarà ora esaminata dagli esperti del Laboratorio per l'Analisi delle Sostanze Stupefacenti di Bari alla pari del suo smartphone, per ricostruire la rete dei contatti. La vicenda, però, può dirsi tutt'altro che conclusa. Restano, infatti, ancora diversi punti da chiarire. Da dove arrivava? Ed ancora: chi sono i fornitori, i grossisti? Molto difficile, se non impossibile, immaginare un'attività di pura iniziativa in un'area, quella barese, controllata da 14 gruppi mafiosi.
Più plausibile che l'uomo fosse il classico corriere della droga, l'ingranaggio di un qualcosa di più grande. Soltanto le ulteriori indagini potranno, forse, fornire le adeguate risposte, mentre il 23enne, che forse era quasi arrivato a destinazione, dopo un breve trasferimento negli uffici di via Tanzi, si trova in carcere, a Bari.
Si tratta di un 23enne di Bari fermato per un controllo all'uscita dell'autostrada A14 dai militari con la collaborazione del Nucleo Cinofili di Modugno. È stato di un cane, infatti, il merito di aver stanato la droga: l'uomo è stato trovato con 30 chilogrammi di hashish già suddivisi in panetti da 100 grammi Tutto è accaduto nel corso di servizi mirati, quando i Carabinieri hanno effettuato il controllo di un 23enne al volante di una Smart che aveva superato il varco del casello Bari Nord.
Era solo. L'hanno osservato e hanno pensato di procedere ad un controllo d'iniziativa. Qualcosa, infatti, deve averli insospettiti. Una volta fermato ha fin da subito manifestato nervosismo alla vista dell'Arma, catturando il sospetto dei militari che hanno approfondito la perquisizione con l'ausilio di un'unità cinofila. La vettura è stata sottoposta ad una verifica grazie al fiuto del cane che dopo averla ispezionata da cima a fondo ha puntato la propria attenzione verso la parte inferiore.
E così, dopo aver sollevato la moquette sotto i sedili anteriori, è stato scovato un doppiofondo ingegnoso ricavato nel pianale dell'auto, apribile con un apposito congegno dotato di due piastre ancorate alla carrozzeria tramite cerniere artigianali. All'interno, la droga. In totale, infatti, 300 panetti di hashish già confezionati, ognuno del peso di 100 grammi, per un totale di 30 chilogrammi di sostanza stupefacente destinata con ogni probabilità al rifornimento del capoluogo barese.
La droga è stata sequestrata e sarà ora esaminata dagli esperti del Laboratorio per l'Analisi delle Sostanze Stupefacenti di Bari alla pari del suo smartphone, per ricostruire la rete dei contatti. La vicenda, però, può dirsi tutt'altro che conclusa. Restano, infatti, ancora diversi punti da chiarire. Da dove arrivava? Ed ancora: chi sono i fornitori, i grossisti? Molto difficile, se non impossibile, immaginare un'attività di pura iniziativa in un'area, quella barese, controllata da 14 gruppi mafiosi.
Più plausibile che l'uomo fosse il classico corriere della droga, l'ingranaggio di un qualcosa di più grande. Soltanto le ulteriori indagini potranno, forse, fornire le adeguate risposte, mentre il 23enne, che forse era quasi arrivato a destinazione, dopo un breve trasferimento negli uffici di via Tanzi, si trova in carcere, a Bari.