Disastro ferroviario, prima udienza, Regione Puglia tra le parti civili

Emiliano:"Dopo due anni siamo già alla preliminare questo è veramente un record"

lunedì 16 luglio 2018 18.52
A due anni di distanza ha preso il via oggi a Trani l'udienza preliminare per il rinvio a giudizio dei presunti responsabili del disastro ferroviario del 12 luglio 2016 quando si scontrarono due treni della Ferrotramviaria con il terribile bilancio di 23 morti e 51 feriti. 50 le richieste di parti civili, tra cui la Regione Puglia. In aula c'era anche il presidente Michele Emiliano.
"Noi saremo al fianco delle famiglie delle persone offese, perché hanno avuto vittime e feriti e lo faremo con grande determinazione. Seguirò personalmente il processo con l'avvocatura regionale e ci auguriamo che la verità possa contribuire almeno un po' a lenire il dolore gravissimo che queste persone stanno ancora vivendo e vivranno per tutta la vita" ha detto Emiliano a margine dell'udienza.
"Voglio rassegnare la mia gratitudine nei confronti dell'autorità giudiziaria di Trani, sia alla Procura della Repubblica che agli uffici del Tribunale, per la rapidità con la quale si sono mosse in un processo estremamente complesso.
A due anni dall'evento siamo già all'udienza preliminare e, in situazioni del genere, questo è veramente un record. La totale esclusione di qualsivoglia responsabilità della Regione Puglia ovviamente per noi è un motivo di conforto, perché il chiacchiericcio in questi due anni è stato pesantissimo.
Le regioni purtroppo non hanno organismi che possano controllare i loro concessionari, gli unici organi di controllo sono dello Stato, in passato l'USTIF, adesso l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, e questo è un gravissimo vulnus perché le regioni hanno la gestione dei contratti di servizio e non hanno gli organismi di controllo, quindi non siamo messi nelle condizioni, se non dal Governo stesso, di controllare l'adempimento dei contratti di servizio. E questo evidentemente deve indurre il legislatore a prendere una decisione definitiva su questo punto".