Crollo palazzina Carrassi: ci sono sei indagati per disastro colposo
Iscrizione nel registro per imprenditori e progettisti
venerdì 10 ottobre 2025
14.40
Sono sei le persone ufficialmente iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Bari per il crollo della palazzina situata tra via De Amicis e via Pinto, nel quartiere Carrassi, avvenuto il 5 marzo scorso.
Si tratta dei progettisti delle opere in esecuzione, Simone Stefano, Giuseppe Carlo Marano, Giuseppe Antonio Massa e Davide Giuseppe Tassa, del collaudatore Vincenzo Fanelli e del legale rappresentante dell'impresa che stava realizzando i lavori, Vito Modesto Dell'Aera. I sei indagati dovranno dunque comparire in Procura il prossimo 15 ottobre insieme ai rispettivi legali per accertamenti irripetibili sulla struttura stessa insieme ad un consulente.
Per tutti ed a vario titolo, il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Bari, Ciro Angelillis, e la pubblico ministero, Silvia Curione, avrebbero tutti omesso di effettuare una completa e dettagliata caratterizzazione delle connotazioni meccaniche dello stabile. Sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica anche un puntellamento insufficiente ad assicurare un reale sostegno all'edificio, con sottovalutazione conseguente del rischio crollo.
Si tratta dei progettisti delle opere in esecuzione, Simone Stefano, Giuseppe Carlo Marano, Giuseppe Antonio Massa e Davide Giuseppe Tassa, del collaudatore Vincenzo Fanelli e del legale rappresentante dell'impresa che stava realizzando i lavori, Vito Modesto Dell'Aera. I sei indagati dovranno dunque comparire in Procura il prossimo 15 ottobre insieme ai rispettivi legali per accertamenti irripetibili sulla struttura stessa insieme ad un consulente.
Per tutti ed a vario titolo, il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Bari, Ciro Angelillis, e la pubblico ministero, Silvia Curione, avrebbero tutti omesso di effettuare una completa e dettagliata caratterizzazione delle connotazioni meccaniche dello stabile. Sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica anche un puntellamento insufficiente ad assicurare un reale sostegno all'edificio, con sottovalutazione conseguente del rischio crollo.