Coronavirus, Decaro richiama i sindaci: «No ad iniziative autonome e non concordate»

Dello stesso tenore un comunicato del ministro Speranza: «Indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza»

lunedì 24 febbraio 2020 16.30
«In questo momento di emergenza sanitaria, è fondamentale non assumere iniziative autonome e non concordate. La situazione di emergenza va fronteggiata con comportamenti e interventi omogenei su territori di scala vasta per rendere più efficaci le misure di contenimento del virus e anche per evitare panico e allarmismo. Anche per noi sindaci, oltre che per i governatori, vale la sollecitazione del ministro Speranza a far riferimento al coordinamento unico nazionale con le regioni che è supportato dalle competenze scientifiche necessarie».

Con queste parole Antonio Decaro, in qualità di presidente dell'Anci e sindaco di Bari, cerca di mettere ordine alle diverse uscite dei sindaci non solo nel nostro territorio ma in tutta Italia.

«L'Anci partecipa ai lavori del comitato operativo attivato dalla protezione civile per fronteggiare il coronavirus. E per essere più utili e solleciti possibili, è stata attivata una mail dedicata alle segnalazioni dei sindaci, per agevolare il passaggio delle informazioni corrette tra Comuni e autorità competenti, relative alla prevenzione e agli eventuali casi di contagio. In queste ore sto sentendo personalmente i sindaci dei paesi già alle prese con la gestione dell'isolamento. Ho detto loro che l'intera comunità degli amministratori locali gli è vicina, con la consapevolezza che questo è il momento della responsabilità e della compattezza di tutte le istituzioni».

Dello stesso tono un breve comunicato del ministro della Salute Speranza: «È indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell'emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori».