Comunali Bari, presunto voto di scambio. Quattro indagati nelle liste di Decaro e Di Rella

In corso gli approfondimenti della Digos, i candidati sindaco non erano a conoscenza delle irregolarità. Pani: «Incontriamoci per la legalità»

martedì 11 giugno 2019 10.28
Presunto voto di scambio alle scorse elezioni comunali di Bari, che il 26 maggio hanno indicato Antonio Decaro ancora sindaco di Bari. Sotto la lente d'ingrandimento della Digos della Questura di Bari ci sarebbero quattro candidati in liste che sostenevano Decaro e lo sfidante di centrodestra Pasquale Di Rella. Gli inquirenti sospettano la cessione di buoni benzina, soldi e altri favori in cambio del voto al candidato al Consiglio comunale in questione. Sembra, inoltre, che gli stessi Decaro e Di Rella fossero all'oscuro della pratica illegale. Proprio Decaro, prima del voto, si era espresso duramente contro la pratica del voto di scambio.

Intanto la candidata sindaco del Movimento 5 stelle, Elisabetta Pani, lancia la proposta agli altri soggetti che hanno corso per la poltrona di primo cittadino. «Abbiamo inteso organizzare la manifestazione cittadina "Liberi di Votare" che si terrà venerdì 14 giugno alle ore 19 in corso Vittorio Emanuele (altezza Teatro Piccinni). Lo scopo della manifestazione è testimoniare il proprio dissenso di fronte a questo cancro del processo democratico e, anche, sensibilizzare alla necessità della denuncia». Un'iniziativa a cui Pani ha invitato a partecipare Decaro, Di Rella, Melini, De Razza e Corallo, gli altri candidati sindaco, oltre a «Tutti i cittadini che, a prescindere dai colori politici, lo scorso 26 maggio hanno espresso con coscienza, il proprio voto libero ed incondizionato».

«In attesa dell'esito delle indagini - continua Pani - non si può negare che in alcuni luoghi del nostro Paese la prassi illegale del voto di scambio sia ormai purtroppo consolidata al punto da essere ritenuta, da alcuni, una consuetudine quasi scontata e fisiologica nonostante la stessa costituisca uno dei più feroci attacchi all'articolo 1 della nostra Costituzione ed alla stessa democrazia».

«Sarebbe fondamentale che, a prescindere dagli schieramenti, tutta la classe politica (in primis i candidati e i rappresentanti eletti nelle istituzioni che si apprestano ad avviare il lavoro di questa nuova consiliatura), lanciasse compatta un messaggio di denuncia contro tali vili pratiche ed un accorato appello alla legalità - conclude la pentastellata. Una vostra partecipazione all'alba di questa consiliatura, testimonierebbe alla cittadinanza anche come, nonostante le differenze di pensiero talvolta profonde, vi siano dei valori cardine condivisi che nessuno di noi è, né sarà mai, disposto a mettere in discussione».