Commercianti, imprese, partite iva, ristoratori, tutti in piazza contro il caro bollette

Manifestazione domani mattina alle 9.30 in piazza Libertà, obiettivo andare a Roma e farsi sentire dal nuovo Governo

venerdì 30 settembre 2022 9.56
A cura di Elga Montani
Il caro bollette sta diventando sempre di più un problema grave che pende come una spada di Damocle sulla testa di tutti gli imprenditori baresi, dai commercianti ai ristoratori, dalle piccole e medie imprese fino alle partite iva. Tutti insieme hanno deciso di scendere in piazza per far sentire la propria voce, una voce che da Bari mira a raggiungere Roma. Obiettivo, infatti, è che istanze che dal basso arriveranno dalla manifestazione possano essere espresse poi al nuovo Governo che si sta costituendo.

Durante la conferenza stampa per annunciare la manifestazione, tenutasi ieri mattina, Patrizia Del Giudice, presidente dell'associazione "Il diritto di contare", ha sottolineato che la volontà non è quella di protestare tanto per urlare, quanto «accogliere e ridistribuire le idee che partono dal basso».

Paolo Scicutella, presidente dell'associazione, ha sottolineato: «Porteremo le istanze delle piccole e medie imprese anche a Roma, essendo associazione nazionale. Partiamo da Bari con l'obiettivo di farci sentire dalle istituzioni. Dobbiamo cercare di far arrivare il nostro grido di allarme nelle sedi opportune, in quanto poco possono fare le istituzioni locali, sia Regione che Comune, che sono a loro volta colpite da questi problemi».

Le richieste delle diverse associazioni che hanno deciso di aderire alla mobilitazione di domani sono le seguenti: riduzione delle bollette espungendo da esse l'importo derivante dall' azione speculativa indebita; nazionalizzazione di Eni (un tempo pubblica ora solo partecipata) ed Enel; asset strategici del sistema Paese e maggiori beneficiari dei profitti frutto delle speculazioni; abbattimento del costo del lavoro a fronte del mantenimento dei livelli occupazionali; blocco dell esecuzione delle cartelle esattoriali.

«Deve essere messa fine a questi aumenti con qualsiasi tipo di intervento anche tampone, ma allo stesso tempo bisogna pensare al futuro, per evitare che questo tipo di problemi possano accadere ancora», conclude Scicutella.