Circa 2mila persone in Fiera a Bari per scrivere il programma con Decaro
Il candidato alla presidenze della Regione ha riunito i suoi e i cittadini attorno a tavoli tematici
domenica 5 ottobre 2025
16.03
Da questa mattina il candidato presidente della coalizione progressista Antonio Decaro ha aperto i lavori di "Tutta la Puglia scrive il programma", una giornata di confronto aperta a tutti i cittadini pugliesi che, divisi in 20 tavoli tematici, potranno contribuire attivamente con idee, istanze e soluzioni alla scrittura del programma della Puglia2030 in fase di elaborazione.
La giornata andrà avanti fino alle 18 con la chiusura di Antonio Decaro in assemblea plenaria e un primo bilancio dei lavori.
Nel discorso di apertura della giornata l'ex sindaco di Bari ha ricordato che è passato già un mese da quando, a Bisceglie, ha annunciato la sua candidatura: «Ricordo bene quella serata - ha sottolineato -. E ricordo bene il mio stato d'animo. Non era lo stato d'animo di un uomo appassionato e pronto a prendersi quella responsabilità. Era quello di un uomo smarrito. Non l'ho mai nascosto e anche se avessi voluto farlo non ci sarei riuscito: non sono abituato a fingere. Su quel palco arrivavo dopo giorni difficili. Ma alla fine, su quel palco, avete vinto voi. Sono figlio di questa terra, e devo tutto a questa terra. E quel giorno su quel palco ho capito, guardandovi negli occhi, che il mio posto era lì».
Non è mancato un riferimento alla Global Sumud Flottilla, per la quale anche Decaro è sceso in piazza venerdì: «In questi giorni ho ricevuto una grande lezione di coraggio e di umanità. L'ho trovata nei volti e nei gesti di quelle donne e quegli uomini che con le loro piccole barche sono partiti per sfidare il destino. Sono partiti senza alcuna speranza di successo che non fosse quello, straordinario, di risvegliare le nostre coscienze. Le nostre coscienze che ormai si stavano abituando al genocidio del popolo palestinese come se fosse un destino ineluttabile. Quelle persone sono riuscite a fare quello che la politica internazionale e anche quella europea, di cui faccio parte, non ha saputo fare. Armati solo della loro passione civile hanno sfidato a mani nude un governo capace di atroci crimini di guerra, solo per amore, per la giustizia e per la pace. Di fronte a loro non posso che provare vergogna per aver avuto paura. Il mio viaggio, quello che stiamo cominciando insieme, è molto meno pericoloso del loro. Io devo farmi coraggio. Devo prendere esempio dalla loro passione. Perché loro, come avrebbe detto una persona molto cara a questa terra, hanno «osato la pace». Tutti possiamo dire con assoluta certezza, don Tonino Bello sarebbe stato orgoglioso dei viaggiatori della Flotilla. Lui li avrebbe incitati, ringraziati e, probabilmente, come successe a Sarajevo nel dicembre del 1992, lui li avrebbe accompagnati».
Infine sul suo possibile avversario, Decaro ha detto: «Se il nome è quello che ho letto sui giornali, sono contento anche per la Puglia. Luigi (Lobuono, ndr) è una bella persona, è un galantuomo. Ho avuto modo di conoscerlo negli anni in cui è stato presidente della Fiera del Levante e credo che lo conoscano anche i pugliesi per essere una persona perbene».
La giornata andrà avanti fino alle 18 con la chiusura di Antonio Decaro in assemblea plenaria e un primo bilancio dei lavori.
Nel discorso di apertura della giornata l'ex sindaco di Bari ha ricordato che è passato già un mese da quando, a Bisceglie, ha annunciato la sua candidatura: «Ricordo bene quella serata - ha sottolineato -. E ricordo bene il mio stato d'animo. Non era lo stato d'animo di un uomo appassionato e pronto a prendersi quella responsabilità. Era quello di un uomo smarrito. Non l'ho mai nascosto e anche se avessi voluto farlo non ci sarei riuscito: non sono abituato a fingere. Su quel palco arrivavo dopo giorni difficili. Ma alla fine, su quel palco, avete vinto voi. Sono figlio di questa terra, e devo tutto a questa terra. E quel giorno su quel palco ho capito, guardandovi negli occhi, che il mio posto era lì».
Non è mancato un riferimento alla Global Sumud Flottilla, per la quale anche Decaro è sceso in piazza venerdì: «In questi giorni ho ricevuto una grande lezione di coraggio e di umanità. L'ho trovata nei volti e nei gesti di quelle donne e quegli uomini che con le loro piccole barche sono partiti per sfidare il destino. Sono partiti senza alcuna speranza di successo che non fosse quello, straordinario, di risvegliare le nostre coscienze. Le nostre coscienze che ormai si stavano abituando al genocidio del popolo palestinese come se fosse un destino ineluttabile. Quelle persone sono riuscite a fare quello che la politica internazionale e anche quella europea, di cui faccio parte, non ha saputo fare. Armati solo della loro passione civile hanno sfidato a mani nude un governo capace di atroci crimini di guerra, solo per amore, per la giustizia e per la pace. Di fronte a loro non posso che provare vergogna per aver avuto paura. Il mio viaggio, quello che stiamo cominciando insieme, è molto meno pericoloso del loro. Io devo farmi coraggio. Devo prendere esempio dalla loro passione. Perché loro, come avrebbe detto una persona molto cara a questa terra, hanno «osato la pace». Tutti possiamo dire con assoluta certezza, don Tonino Bello sarebbe stato orgoglioso dei viaggiatori della Flotilla. Lui li avrebbe incitati, ringraziati e, probabilmente, come successe a Sarajevo nel dicembre del 1992, lui li avrebbe accompagnati».
Infine sul suo possibile avversario, Decaro ha detto: «Se il nome è quello che ho letto sui giornali, sono contento anche per la Puglia. Luigi (Lobuono, ndr) è una bella persona, è un galantuomo. Ho avuto modo di conoscerlo negli anni in cui è stato presidente della Fiera del Levante e credo che lo conoscano anche i pugliesi per essere una persona perbene».