C'è un nuovo collaboratore di giustizia a Bari, trema il clan Misceo

Giuseppe Patruno, 33 anni, ha deciso di collaborare con gli inquirenti, tanto da aver tenuto già lunghi interrogatori

mercoledì 8 ottobre 2025 17.49
A cura di Nicola Miccione
Trema il clan Misceo. Giuseppe Patruno, 33enne residente a Rutigliano arrestato lo scorso aprile dalla Guardia di Finanza di Bari, ha deciso di collaborare con gli inquirenti, tanto da avere tenuto già lunghi interrogatori con il pubblico ministero antimafia Fabio Buquicchio. E le sue parole rischiano di modificare gli equilibri.

Le dichiarazioni dell'uomo, conosciuto come «Crocchetta» o «Panzerotto» e con precedenti per cessione di sostanze stupefacenti, violenza privata, violazione di domicilio, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, saranno depositate nell'udienza fissata il prossimo 20 ottobre con imputate 69 persone appartenenti ai clan Misceo e Annoscia di Bari e Noicattaro. L'inchiesta, coordinata dai pm Buquicchio e Daniela Chimienti, portò lo scorso aprile all'arresto di 22 persone.

Le indagini sono state condotte dal Gruppo Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e dai Carabinieri, che eseguirono quattro arresti per un duplice tentato omicidio commesso a Noicattaro nel 2021. Un agguato, per le indagini, che si inserisce nelle frizioni tra i clan rivali Misceo e Annoscia per il controllo dello spaccio sul comune di Noicattaro. Nell'inchiesta è contestato anche un altro tentato omicidio nei confronti di un esponente del clan Di Cosola.

Agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, porto e detenzione di armi, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, trasferimento fraudolento di beni e di utilizzo di cellulari da parte di detenuti.