Bari, la maggioranza abbandona consiglio sulla ZES: «Atteggiamento irresponsabile»

I consiglieri d'opposizione: «Replicheremo interrogando il Prefetto e proponendo nuove monotematiche»

mercoledì 7 marzo 2018 13.54
Un nuovo episodio torbido si è consumato ieri nel consiglio comunale di Bari, già tristemente noto per alcuni casi di ostracismo a oltranza che stanno rallentando i lavori dell'assemblea a meno di un anno dal voto.

Era convocata per ieri pomeriggio una seduta monotematica sulle ZES (Zone Economiche Speciali), una questione di urgente rilevanza per lo sviluppo economico del territorio. Ancora una volta, però, la seduta si è risolta con un nulla di fatto, dal momento che la maggioranza ha abbandonato l'aula al momento di deliberare. Dura la replica arrivata stamattina dai consiglieri di centrodestra Caradonna, Carrieri, Melchiorre, Melini, Picaro, Ranieri e Romito, che in una nota parlano di «Atteggiamento incredibile e irresponsabile» da parte della maggioranza di centrosinistra, che «Dopo aver fatto insediare la seduta l'hanno boicottata abbandonando l'aula e chiedendo la verifica del numero legale».

Per i consiglieri si tratta di un argomento la cui discussione (e approvazione) in consiglio non può essere procrastinata ulteriormente, «Poiché la legge sulle zes - si legge più avanti - impone che le Regioni del Mezzogiorno debbano proporsi per far istituire (con decreto del governo) le ZES nei propri territori, approntando un apposito piano di sviluppo strategico. E poiché pochi giorni fa (26 febbraio) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del consiglio dei ministri che disciplina esattamente le procedure per l'attivazione delle zone economiche speciali».

I tempi quindi stringono e di conseguenza cresce l'urgenza con sui si deve presentare «La domanda per la ZES di Bari, corredata del relativo piano strategico che deve vedere la partecipazione attiva dell'amministrazione comunale barese».

Ecco, quindi, che l'opposizione di centrodestra ha presentato cinque punti fondamentali nel corso della monotematica di ieri, poi conclusasi in una bolla di sapone. I sette consiglieri chiedono che l'amministrazione comunale «Individui immediatamente un gruppo di professionisti per supportare l'attività amministrativa finalizzata all'istituzione della ZES di Bari; partecipi alla redazione del piano strategico della ZES di Bari per stabilire quali imprese insediare, così da specializzare la zona economica speciale dell'area metropolitana barese; scelga le proprie competenze che si ritiene di devolvere al Comitato di Indirizzo della ZES barese, per snellire e semplificare le procedure per l'autorizzazione all'insediamento delle imprese; stabilisca quali agevolazioni tributarie (TARI/IMU/ecc.) vorrà concedere alle imprese operanti nella ZES; solleciti - infine - il nuovo Governo per consentire/autorizzare all'interno della ZES barese l'insediamento di "punti franchi" analoghi a quelli esistenti nel Porto di Trieste (che consentano, quindi, di avere particolari e straordinari regimi di franchigia doganale) e analoghi a quelli delle free zone della Polonia».

La richiesta non è, infatti, di inventare soluzioni articolate e laboriose, ma "semplicemente" di mutuare esempi che in altre parti d'Europa si sono dimostrati vincenti. «L'esperienza delle ZES polacche è infatti un vero e proprio successo, tanto che il Business Financial Times ha premiato nel 2015 la ZES di Katowice come migliore in Europa e seconda a livello globale. Katowice rappresenta la realtà più importante tra le ZES polacche e può contare sulla presenza di oltre 260 aziende (tra cui General Motors, FIAT, Ferroli, Brembo, Magnetti Marelli, Mapei o Avio Aero) con un valore degli investimenti pari a 5,5 miliardi di euro e ben 58.000 nuovi posti di lavoro creati. Un successo che auspichiamo possa replicarsi a Bari dove abbiamo numeri (fonte CISL) spaventosi di disoccupazione: tasso al 20% (era il 9% 10 anni fa), con la disoccupazione giovanile al 55% (era al 35% sempre 10 anni fa)».

Di fronte all'ostracismo della maggioranza, però, l'opposizione di centrodestra non intende stare a guardare e promette: «Replicheremo interessando il Prefetto di Bari e riproponendo (all'infinito) la seduta monotematica».