Bari, chiuso il sinodo dei vescovi e di Bergoglio

Discorsi, volti e immagini di una giornata speciale tra fede e fratellanza tra i popoli

domenica 23 febbraio 2020 15.47
A cura di La Redazione
Si è chiuso da poche ore, con la ripartenza di Papa Francesco in elicottero verso il Vaticano, la 5 giorni di "Mediterraneo frontiera di Pace" l'incontro dei vescovi promosso dalla Cei, la Conferenza Episcopale italiana. Cardinali, vescovi e patriarchi provenienti da diversi Paesi oggi hanno incontrato anche Papa Francesco che ha celebrato la messa in piazza Libertà. Tra le tante autorità presenti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i ministri Teresa Bellanova e Francesco Boccia oltre al presidente della Puglia Michele Emiliano e al sindaco di Bari Antonio Decaro.

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Per Gualtiero Bassetti presidente Cei: "Con questo Incontro ci siamo messi in ascolto del Signore cercando i segni dei tempi nelle parole e nella testimonianza offerta dalla presenza e dalla storia di ciascuno. Ne sono parte le ricchezze delle molteplici tradizioni liturgiche, spirituali, ecclesiologiche: ricchezze che, mentre ci distinguono, contribuiscono a rendere viva e preziosa l'esperienza della comunione. Il metodo sinodale, che ha caratterizzato i nostri lavori, segna l'avvio di un processo, che richiede da parte di ciascuno una nuova disponibilità a coinvolgersi con un cuore grande".

Per Mons. Pierbattista Pizzaballa amministratore apostolico «sede vacante» del Patriarcato Latino di Gerusalemme: "Siamo solo all'inizio di un percorso che sarà lungo, ma certamente avvincente. Per questo abbiamo deciso di continuare a incontrarci, stabilmente, per poter poco alla volta, nei tempi che il Signore ci indicherà, costruire un percorso comune dove far crescere nei nostri contesti feriti e lacerati una cultura di pace e comunione".

Per il Cardinale Vinko Puljić Arcivescovo di Sarajevo e Presidente della Conferenza Episcopale della Bosnia-Erzegovina: "Nei nostri lavori, abbiamo cercato modi per realizzare la possibilità di mobilità, uguaglianza e libertà religiosa in tutti i Paesi del nostro Mediterraneo. Come Pastori ci siamo fatti voce del dolore e della sofferenza delle nostre Chiese e dei nostri popoli. Nel Mediterraneo nord-orientale, alla fine del XX secolo, abbiamo vissuto, in misura maggiore o minore, un inverno di omicidi, distruzioni e persecuzioni. Ma non è primavera nemmeno per il Nordafrica e il Medio Oriente, dove le Chiese sopportano ferite e sofferenze, sotto forma di violenza, conflitti e divisioni di ogni tipo, causate in gran parte dai Paesi ricchi".

Mons. Francesco Cacucci Arcivescovo di Bari-Bitonto infine nel salutare autorità e presenti ha rimarcato il legame tra Bari e San Nicola. "Bari, città di San Nicola, si conferma in questi giorni «cantiere di pace» - ha detto Cacucci - le ossa del Santo, giunte da Myra, solcando il Mediterraneo, hanno innalzato un ponte che né il tempo né le divisioni hanno mai demolito. «Felice è davvero la città di Bari», ci fa cantare un'antica tradizione. Felici noi tutti, a nostra volta pellegrini di pace, coperti dal manto tenero e misericordioso della nostra patrona, la Vergine Maria Odegitria, Colei che mostra la via".

Papa Francesco a Bari © Michele Carone
Papa Francesco a Bari
Papa Francesco a Bari
Papa Francesco a Bari
Papa Francesco a Bari
Papa Francesco a Bari
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Papa Francesco a Bari
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