"Bari capitale italiana della cultura 2021", una candidatura nel nome di San Nicola

Saranno sei le categorie tematiche che la città presenterà al Mibact nel progetto. Decaro: «Coinvolgeremo l'area metropolitana»

mercoledì 5 febbraio 2020 13.35
A cura di Riccardo Resta
Entra nel vivo la candidatura della città di Bari al ruolo di "Capitale italiana della cultura 2021". La nostra città ha aderito al bando con cui il Mibact assegnerà il prestigioso titolo a una delle 44 città che hanno partecipato alla manifestazione d'interesse pubblica (in Puglia sono sei, dopo il ritiro di Barletta, con Molfetta altra città di riferimento per la provincia di Bari). La vincitrice dovrà sviluppare un cartellone di eventi lungo dodici mesi, trovando un tema che funga da centro gravitazionale delle proposte culturali. Quello che sta sviluppando Bari è il culto di San Nicola, patrono della città venerato da popoli e confessioni diverse, nonché vero strumento identitario barese.

Il Comune di Bari ha individuato sei categorie (archetipi) con cui sviluppare il tema della devozione nicolaiana: il sacro, la luce, il mare, l'oriente, il dialogo e il femminile. Il millenario rapporto fra Bari e il suo patrono, infatti, ha segnato la città negli aspetti visivi (architettura e urbanistica), ma anche culturali. Bari città di San Nicola, infatti, è un segno di riconoscibilità internazionale, nonché un vettore antropologico, religioso e socio-culturale per la cittadinanza.

La candidatura di Bari a "Capitale italiana della cultura 2021" intende accendere una luce più attuale e contemporanea sulla figura del santo patrono e della sua venerazione, attraverso concerti, spettacoli, teatro, cinema, mostre e rappresentazioni. Partiranno fra oggi e domani i primi tavoli tecnici con gli attori culturali della Regione Puglia e delle istituzioni dedite alla ricerca e all'insegnamento sul territorio.

«San Nicola fonda il legame fra Bari e altri paesi, anche quelli di confessione ortodossa e protestante - dice Antonio Decaro, sindaco di Bari. Con questa candidatura vorremmo esplorare i motivi profondi del legame nicolaiano, e per farlo vogliamo utilizzare tutti i contenitori culturali che sono stati riaperti. Dal Petruzzelli al Piccinni, dall'auditorium Nino Rota al museo archeologico di Santa Scolastica: sono tanti gli spazi che vengono messi a disposizione di questa festa. Al bando intendiamo partecipare con gli altri comuni dell'area metropolitana, che ci accompagneranno con i loro centri storici e patrimoni Unesco, oltre alle loro iniziative culturali. Per questo dico che abbiamo già vinto, creando i presupposti per un percorso partecipato. Vogliamo accompagnare la voglia di cultura spontanea di questa città».

L'assessore alle Culture Ines Pierucci continua: « San Nicola è il santo non biblico più popolare, la sua spinta religiosa caratterizza da sempre il suo culto. Abbiamo pensato alla persona San Nicola, al culto nicolaiano. Una storia destinata a essere letta, un mandato culturale per i prossimi cinque anni. I tavoli sin da oggi vedranno la partecipazione delle istituzioni regionali e locali. Un secondo tavolo già domani si terrà con Università, Accademia di belle arti, Conservatorio ed enti di ricerca. Stiamo definendo un comitato scientifico di saggi, sono sei le categorie. Il bando ci chiede di affrontare un percorso per lasciare qualcosa alla città oltre l'anno di grandi eventi».

Tempi e modalità


La timeline in vista della presentazione del progetto è stretta: il 2 marzo è prevista la consegna delle candidature, ad aprile verranno annunciate le 10 città finaliste per proclamare il vincitore a fine giugno. Il Comune di Bari intende acquisire idee, progetti e disponibilità da parte di cittadini e operatori culturali su una o più categorie fra le sei proposte nella candidatura. Gli interessati possono inviare i propri materiali all'indirizzo ba2021@comune.bari.it.

Il dossier partecipativo prevede l'istituzione di un comitato scientifico e di un comitato promotore, la creazione di un network locale di supporto, la ricerca di strutture tecniche di gestione, sponsor e media partner. Dopo i tavoli di confronto si procederà con la call pubblica e le istanze, fino alla redazione del dossier e alla consegna al Mibact della proposta.