Asl Bari, all'ospedale Fallacara di Triggiano altri 20 posti per convalescenti Covid

Il nosocomio mette a disposizione un totale di 40 degenze dedicate ai pazienti in fase di guarigione. Organizzati percorsi separati

mercoledì 18 novembre 2020 11.53
L'ospedale "Fallacara" raddoppia i posti letto post Covid, passando da 20 a 40 degenze. Il presidio post acuzie (Ppa) di Triggiano, impiegato già nei mesi scorsi per il contrasto alla pandemia, aumenta la sua capacità di gestione e cura di pazienti che necessitano di un'assistenza specifica nel periodo di convalescenza post acuzie.

Il primo nucleo di degenza da 20 posti era stato attrezzato ad aprile nell'ex unità di Malattie Infettive del "Fallacara", adeguando gli ambienti del secondo piano (14 posti letto) e quelli del primo piano (6 posti letto), completamente isolati rispetto al resto dell'edificio. Ora già da qualche giorno se ne sono aggiunti altri 20, utilizzando gli spazi e la dotazione del reparto di ex lungodegenza, anch'esso adeguato alla nuova funzione con percorsi dedicati e segnalati, ampi spazi per vestizione e svestizione del personale, "area rossa" non accessibile senza i necessari dispositivi di protezione individuale.

Area post Covid Fallacara Triggiano JPG
Area post Covid Fallacara Triggiano JPG
Area post Covid Fallacara Triggiano JPG
Area post Covid Fallacara Triggiano JPG
PPA Fallacara Triggiano area vestizione JPG
PPA Triggiano post acuzie Covid degenze JPG
PPA Triggiano post acuzie Covid degenze JPG
PPA Triggiano post acuzie Covid struttura dedicata JPG

Tutta la struttura è organizzata in modo da garantire l'esecuzione degli esami strumentali, sostanzialmente la radiografia del torace e l'elettrocardiogramma, utilizzando apparecchiature portatili oppure in modalità online, sfruttando la possibilità di refertazione in remoto garantita dall'unità di Cardiologia dello stesso presidio.

Fondamentale è evitare qualsiasi tipo di contatto con l'esterno, in particolare con le aree non-Covid, il che impone che i pazienti Covid non vengano spostati e non vi sia alcuna commistione né di personale né di strumenti. Per questo è stato previsto e allestito anche un percorso dedicato per i prelievi ematici, in un luogo isolato e diverso da quello che normalmente serve le altre utenze.

L'unità operativa di lungodegenza post Covid, di cui è responsabile il dottor Giuseppe Siciliani, dispone di un'équipe formata da 15 medici, 27 infermieri (con un coordinatore) e 10 operatori socio sanitari che assicurano la necessaria turnazione.