Approvata l'adesione al bando “I luoghi del cuore FAI”: progetto di recupero dell’ex vivaio comunale di Bari
Sì della giunta per la selezione di interventi relativi al Censimento 2025
mercoledì 1 ottobre 2025
10.58
Su proposta dell'assessora al Clima, Transizione ecologica e Ambiente, la giunta comunale ha approvato questa mattina l'adesione al bando "I Luoghi del cuore" FAI per la selezione degli interventi relativi al censimento 2025 con il progetto di recupero e valorizzazione dell'ex Vivaio comunale.
Il censimento nazionale, promosso con cadenza biennale dal FAI, permette di ottenere contributi a sostegno delle iniziative promosse dai soggetti proprietari in relazione ai luoghi che hanno ricevuto almeno 2.500 voti: nel corso dell'ultimo censimento (il 12°), l'ex Vivaio comunale ha ottenuto 3.412 voti e, pertanto, il Comune ha scelto di candidarlo all'edizione 2025 del bando "I Luoghi del cuore".
In caso di esito positivo, il FAI concorrerà con un cofinanziamento di 10.000 euro alla realizzazione del primo stralcio del progetto, che comporta una spesa stimata in 278.000 euro per consentire la messa in sicurezza e la fruizione del bene. A tal fine, sarà conservato l'accesso monumentale su via Caracciolo, mentre sarà chiuso definitivamente l'accesso secondario lungo il confine con il mercato ortofrutticolo comunale; inoltre, saranno temporaneamente interdetti all'accesso i manufatti presenti nell'area, oggetto di un successivo intervento di recupero.
Il progetto prevede la salvaguardia delle specie esistenti e della stratificazione della componente botanica presente: la componente a verde consta di un piazzale di ingresso e di una serie di aiuole disegnate da quello che con ogni probabilità in passato era un vialetto in terra battuta o in ghiaia, delimitato da cordoli in mattoni. All'interno di queste aiuole sono visibili residui delle strutture necessarie alle coltivazioni: ombrai, serre fredde, semenzai. Sono presenti alberature di varie specie, alcune presumibilmente originarie, tra cui Pinus pinea, Pinus halepensis, Eucaliptus spp., altre spontanee o rivenienti da attività di recupero condotta dalle giardinerie, tra cui Sophora japonica, Robinia pseudoacacia, Ficus australis, Tamarix gallica. Accanto alle alberature sono cresciute nel tempo anche specie arbustive quali Acanthus mollis, Aloe arborescens, Viburno tinus. Complessivamente, la stratificazione della componente botanica si è configurata in una variegata collezione di piante, esempio di biodiversità che l'amministrazione comunale intende preservare e valorizzare.
Obiettivi prioritari dell'intervento candidato sono perciò il recupero e la messa in sicurezza della componente a verde - nonché dei vialetti, della recinzione e del cancello di ingresso - attraverso interventi di rinaturalizzazione secondo le linee NBS (Nature Based Solutions).
L'ex Vivaio comunale rappresenta infatti un bene di interesse al contempo storico e ambientale e il suo recupero costituisce un tassello della più ampia strategia finalizzata a realizzare o recuperare aree verdi in ogni quartiere in modo che in tutta la città siano disponibili spazi di naturalità in cui passeggiare, sostare o trascorrere il tempo libero.
Questo luogo, inoltre, rappresenta un unicum, la cui valenza paesaggistica risiede nell'aver preservato al proprio interno specie non più presenti in città, che si intende tutelare, curare e rendere fruibili: in occasione dell'apertura straordinaria realizzata grazie al FAI a novembre 2024, è stata chiara la volontà dei cittadini di riappropriarsi di questo luogo, di cui in pochi conservavano memoria ma che merita di essere riscoperto, specie dalle nuove generazioni.
Con il primo stralcio del progetto di recupero complessivo saranno resi fruibili i percorsi interni - attraverso il ripristino degli antichi vialetti, da eseguirsi con materiali drenanti - ed effettuati interventi manutentivi del verde, in modo che questo luogo possa ospitare eventi organizzati a cura delle associazioni e dei singoli cittadini che - attraverso la call pubblica dedicata - hanno manifestato interesse e disponibilità alla realizzazione di un calendario condiviso di attività di conoscenza e sensibilizzazione.
A seguire, con il secondo stralcio si procederà al recupero dei vecchi manufatti presenti - il deposito, il semenzaio e la serra riscaldata - al fine di rendere l'ex Vivaio comunale, sede di bellezza e di storia, uno spazio vivo e accogliente.
Il censimento nazionale, promosso con cadenza biennale dal FAI, permette di ottenere contributi a sostegno delle iniziative promosse dai soggetti proprietari in relazione ai luoghi che hanno ricevuto almeno 2.500 voti: nel corso dell'ultimo censimento (il 12°), l'ex Vivaio comunale ha ottenuto 3.412 voti e, pertanto, il Comune ha scelto di candidarlo all'edizione 2025 del bando "I Luoghi del cuore".
In caso di esito positivo, il FAI concorrerà con un cofinanziamento di 10.000 euro alla realizzazione del primo stralcio del progetto, che comporta una spesa stimata in 278.000 euro per consentire la messa in sicurezza e la fruizione del bene. A tal fine, sarà conservato l'accesso monumentale su via Caracciolo, mentre sarà chiuso definitivamente l'accesso secondario lungo il confine con il mercato ortofrutticolo comunale; inoltre, saranno temporaneamente interdetti all'accesso i manufatti presenti nell'area, oggetto di un successivo intervento di recupero.
Il progetto prevede la salvaguardia delle specie esistenti e della stratificazione della componente botanica presente: la componente a verde consta di un piazzale di ingresso e di una serie di aiuole disegnate da quello che con ogni probabilità in passato era un vialetto in terra battuta o in ghiaia, delimitato da cordoli in mattoni. All'interno di queste aiuole sono visibili residui delle strutture necessarie alle coltivazioni: ombrai, serre fredde, semenzai. Sono presenti alberature di varie specie, alcune presumibilmente originarie, tra cui Pinus pinea, Pinus halepensis, Eucaliptus spp., altre spontanee o rivenienti da attività di recupero condotta dalle giardinerie, tra cui Sophora japonica, Robinia pseudoacacia, Ficus australis, Tamarix gallica. Accanto alle alberature sono cresciute nel tempo anche specie arbustive quali Acanthus mollis, Aloe arborescens, Viburno tinus. Complessivamente, la stratificazione della componente botanica si è configurata in una variegata collezione di piante, esempio di biodiversità che l'amministrazione comunale intende preservare e valorizzare.
Obiettivi prioritari dell'intervento candidato sono perciò il recupero e la messa in sicurezza della componente a verde - nonché dei vialetti, della recinzione e del cancello di ingresso - attraverso interventi di rinaturalizzazione secondo le linee NBS (Nature Based Solutions).
L'ex Vivaio comunale rappresenta infatti un bene di interesse al contempo storico e ambientale e il suo recupero costituisce un tassello della più ampia strategia finalizzata a realizzare o recuperare aree verdi in ogni quartiere in modo che in tutta la città siano disponibili spazi di naturalità in cui passeggiare, sostare o trascorrere il tempo libero.
Questo luogo, inoltre, rappresenta un unicum, la cui valenza paesaggistica risiede nell'aver preservato al proprio interno specie non più presenti in città, che si intende tutelare, curare e rendere fruibili: in occasione dell'apertura straordinaria realizzata grazie al FAI a novembre 2024, è stata chiara la volontà dei cittadini di riappropriarsi di questo luogo, di cui in pochi conservavano memoria ma che merita di essere riscoperto, specie dalle nuove generazioni.
Con il primo stralcio del progetto di recupero complessivo saranno resi fruibili i percorsi interni - attraverso il ripristino degli antichi vialetti, da eseguirsi con materiali drenanti - ed effettuati interventi manutentivi del verde, in modo che questo luogo possa ospitare eventi organizzati a cura delle associazioni e dei singoli cittadini che - attraverso la call pubblica dedicata - hanno manifestato interesse e disponibilità alla realizzazione di un calendario condiviso di attività di conoscenza e sensibilizzazione.
A seguire, con il secondo stralcio si procederà al recupero dei vecchi manufatti presenti - il deposito, il semenzaio e la serra riscaldata - al fine di rendere l'ex Vivaio comunale, sede di bellezza e di storia, uno spazio vivo e accogliente.