Aggressioni agli operatori sanitari, l'Ordine dei medici Bari: «Pene più severe»

Il presidente Anelli avanza richieste al ministro Speranza: «Ripristinare l'osservatorio contro la violenza»

venerdì 13 settembre 2019 14.59
Si fanno sempre più numerosi gli episodi di violenza contro medici, infermieri e operatori della sanità nei pronto soccorsi, nei reparti ospedalieri, nelle Asl e negli ambulatori di tutta Italia. A Bari l'ultimo caso registrato è di due giorni fa al Di Venere, dove un medico del pronto socco ha subito un tentativo di strangolamento da parte di un paziente psichiatrico, ed è stato salvato solo dall'intervento dei colleghi.

L'Ordine dei medici di Bari, in occasione della giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, ha formulato e avanzato delle proposte a Roberto Speranza, neo ministro della Salute, per invertire la rotta. In una conferenza stampa, tenuta dal presidente Filippo Anelli, è stato specificato che «Gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari rappresentano purtroppo un'emergenza per la quotidianità degli eventi - scrive Omceo Bari. Necessario quindi un decreto legge che inasprisca le pene e permetta la procedibilità d'ufficio oltre alla messa in sicurezza di tutte le strutture sanitarie nonché la presenza di un presidio di polizia di Stato nei pronto soccorsi».

L'Ordine dei medici di Bari chiede, inoltre, il «Ripristino dell'osservatorio contro la violenza agli operatori sanitari con le professioni sanitarie, già istituito dalla Ministra Lorenzin, per la revisione della raccomandazione numero 8 ed il monitoraggio degli episodi di violenza». Omceo prosegue chiedendo una «Definizione da parte della SIsac (struttura interregionale sanitari convenzionati, ndr) e dei sindacati dei requisiti di sicurezza delle sedi di guardia e revisione della relativa organizzazione assistenziale del servizio di continuità assistenziale».

Da ultimo, i medici di Bari chiedono un «Percorso formativo per gli operatori dell'emergenza urgenza e dei medici di continuità assistenziale sulla gestione degli episodi di violenza» e dei «Provvedimenti di tutela assicurativa per il risarcimento dei danni e delle lesioni conseguenti gli episodi di violenza».