Aeroporto di Bari, Carrieri attacca: «La sera di Ferragosto niente taxi né controlli»

Il consigliere comunale di opposizione: «Chiederò approfondimento in commissione enti partecipati»

giovedì 16 agosto 2018 12.47
Il consigliere comunale di centrodestra Giuseppe Carrieri attacca sulla gestione dell'aeroporto di Bari-Palese e dei servizi offerti ai turisti in arrivo nello scalo barese. «Non si può arrivare in un aeroporto internazionale il 15 agosto alle 21.30 e non trovare un taxi. E neppure un box informazioni aperto. E neppure un vigile urbano o un poliziotto che all'esterno dell'aeroporto dia sicurezza, informazioni, supporto. Non è possibile: lo si dice da anni, però nulla cambia», è l'affondo di Carrieri.

La riflessione di Carrieri si allarga a considerazioni più generali: «Una infrastruttura strategica di trasporto come un aeroporto - dice il consigliere - dovrebbe essere presidiata da uomini e servizi almeno 18 ore al giorno. E invece la polizia locale organizza turni con orari di ufficio. I taxi sono anch'essi organizzati in turni contingentati. Gli uffici informazioni non si sa neppure quando aprono e chiudono. Non si organizza così una città che può essere turistica e soprattutto capoluogo di una regione che -almeno d'estate- dovrebbe accogliere turisti internazionali che nei loro paesi hanno servizi e organizzazioni eccellenti».

Una situazione che, sottolinea il consigliere, deve suscitare l'interesse della politica locale: «La città di Bari - prosegue Carrieri - è ancora socia di Aeroporti di Puglia (anche grazie ai consiglieri di centrodestra che in questi anni si sono opposti alla dismissione della partecipazione azionaria in AdP) e pertanto nelle prossime settimane chiederò che la commissione comunale enti partecipati (di cui faccio parte) possa affrontare con Aeroporti di Puglia, l'assessorato comunale allo Sviluppo economico e la Polizia Locale le problematiche/inefficienze della sicurezza e dei servizi di supporto della più importante infrastruttura aerea della Puglia. Questa città deve migliorare molto, se vuole competere con le mete turistiche mondiali e se vuole fornire ai propri cittadini servizi all'altezza di un capoluogo di regione del settimo Paese più industrializzato del mondo».