77° anniversario della Repubblica Italiana, le manifestazioni a Bari

Cerimonia prima al Sacrario Militare e poi in largo Giannella con il tradizionale alzabandiera

venerdì 2 giugno 2023 17.12
Cerimonia a Bari per il 77^ anniversario della fondazione della Repubblica italiana.

Il primo appuntamento è stato al Sacrario Militare dei caduti d'Oltremare, con gli onori ai Caduti, la deposizione della corona e la firma dell'Albo d'onore in memoria dei 75.000 militari italiani caduti in terra straniera durante le due guerre mondiali. Poi c'è stato l'alzabandiera in largo Giannella con gli interventi delle autorità, gli onori alle bandiere di guerra e alle massime autorità.

A rappresentare il Comune di Bari, l'assessore Ines Pierucci. «Oggi ho l'onore di rappresentare la Città di Bari nel 77^ anniversario della nascita della Repubblica italiana - ha detto all'inizio del suo discorso -. Infatti il sindaco Antonio Decaro, in queste ore, è a Roma per la parata dei sindaci organizzata in occasione di questa ricorrenza, che celebra la nostra storia repubblicana, fatta di donne e uomini che hanno conquistato il loro posto nel mondo recandosi alle urne il 2 giugno 1946 per costruire un futuro migliore e per consegnare a noi tutti il nostro presente. Oggi siamo qui per onorare il desiderio di libertà e la determinazione delle nostre madri e dei nostri padri, che hanno creduto in un Paese civile e democratico facendo della resistenza politica una testimonianza di impegno civile che ha letteralmente cambiato le sorti della storia. Vogliamo ricordare tutti i valorosi protagonisti di quella storia che hanno portato l'Italia al riscatto dal proprio passato conducendola in un tempo nuovo di democrazia, di uguaglianza e di giustizia per tutti».

Presente anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: «La festa della Repubblica non è solo una cerimonia formale con l'alzabandiera, ma viene celebrata tutto l'anno da coloro che fanno il loro dovere nei confronti di chi ha più bisogno. Oggi ho voluto ricordare anche la necessità che la Costituzione divenga effettiva, citando le difficoltà di vita non solo per i nostri fratelli e sorelle dell'Emilia Romagna, ma anche di tutti coloro che soffrono, che non trovano lavoro e non riescono ad avere una vita dignitosa e felice. Questa è la festa della Repubblica, un nuovo giuramento sulla Costituzione e sulla nostra volontà di far vivere al meglio tutta la nostra Repubblica, non solo coloro che stanno bene ma anche quelli che hanno bisogno dello Stato e della Repubblica».