Verso Bari-Potenza, Mignani: «Gara da non sottovalutare, l’affronteremo con la testa giusta»

Il tecnico alla vigilia della prima di ritorno: «Abbiamo affrontato molte difficoltà, ma ora le cose vanno bene. Diffide? L’ultimo dei miei pensieri»

martedì 21 dicembre 2021 14.39
A cura di Riccardo Resta
«Abbiamo avuto molte difficoltà a inizio percorso, con i problemi in ritiro e un mercato completato all'ultimo. Le cose stanno andando nella maniera giusta, ma il girone di ritorno è più difficile di quello d'andata. Ricominciamo facendo punti, che è la cosa più importante». Parole e musica di mister Michele Mignani, alla vigilia della sfida fra il suo Bari e il Potenza, prima partita del girone di ritorno e ultimo impegno del 2021, prima delle vacanze.

«Nella partita d'andata eravamo contati, la squadra stava nascendo; ora è un'altra squadra - dice Mignani. Affronteremo un avversario diverso, con un allenatore diverso ma con le stesse difficoltà di ogni domenica. Mi aspetto che loro dopo una batosta possano avere delle reazioni, ma rimango dell'idea che noi dobbiamo guardare in casa nostra. Credo che verrà qui una squadra arrabbiata e con voglia di fare risultato per il loro obiettivo, ma il nostro obiettivo è fare una gran partita da cui tirare fuori un risultato».

Potenza che naviga a vista nei bassifondi della classifica, al cospetto di un Bari primo e con il vento in poppa. Ma Mignani mette in guardia: «Non posso accettare la sottovalutazione dell'avversario. È una partita particolare: capita prima delle vacanze e dopo qualche sfida molto attesa. Ma non importa l'avversario che hai, solo l'obiettivo. Non penso che la squadra possa sottovalutare l'impegno. Potremo avere un po' di stanchezza dopo il viaggio da Palermo, ma la squadra sta bene e mi aspetto che faccia una grande partita. Poi può bastare, come domenica, un episodio per condizionare la gara, ma sono straconvinto che se la testa dei ragazzi sarà dentro la partita e avremo la giusta fame potrà arrivare il risultato».

Ancora il tecnico: «È la prima volta che mi trovo primo in classifica con buon vantaggio, è una bella sensazione. Mi è capitato da calciatore, ma sono passati tanti anni. Non riesco a pensare a quello che sarebbe potuto essere; a Storo abbiamo lavorato in nove, ma ho sempre pensato a cosa far fare alla squadra. Mi auguro che quello fatto fino a oggi sia frutto del lavoro e dell'applicazione in ogni allenamento e in ogni partita, e spero che questo che possa continuare. Oggi non voglio pensare al mercato: abbiamo troppo bisogno di fare una grande partita domani, poi staccheremo la spina e con il direttore e la società faremo delle valutazioni».

Sui singoli e sul problema delle diffide il tecnico aggiunge: «Marras ha avuto un problema in allenamento, una ricaduta; il nostro staff medico lo sta curando, ogni giorno sta meglio ma ci sono dei tempi da osservare. Non esiste mai preclusione nei confronti di qualcuno, nella mia testa sono tutti titolari ma bisogna fare delle valutazioni, a maggior ragione per quanto riguarda un turno infrasettimanale. Dobbiamo cercare di capire che partita può essere, quali sono i calciatori più adatti e chi può dare una mano a partita in corso. Seguo quello che mi dice la testa e il confronto con il mio staff; non guarderò le diffide, anche perché ne abbiamo tanti. Mi auguro che quando prenderemo le squalifiche non saranno tutte assieme, ma in generale sceglierò quelli che reputo più adatti. Dispiace che Terranova sia stato squalificato e rimarrà in diffida, ma questo è l'ultimo pensiero che ho. Stiamo allenando De Risio a fare il centrale di difesa, può essere un'alternativa. Pucino, Mazzotta e Belli hanno struttura per figurare anche da centrali, sotto questo aspetto sono abbastanza tranquillo. Avere un centrale di ruolo in più non mi dispiacerebbe, ma al momento la situazione è questa; poi vedremo cosa succederà».

Un'ultima riflessione sul bisogno di maggiore concretezza in fase realizzativa: «È la parte più difficile da allenare. La qualità individuale determina spesso ciò che accade negli ultimi metri; tutti vorrebbero essere concreti, ma io ritengo importante creare situazioni da goal anche nelle partite difficili. Ci siamo riusciti a Palermo, anche con un uomo in meno. Mi accontenterei anche di vincere 1-0, ma questa squadra ha una buona media goal e non ho pensieri in merito», conclude Mignani.