Verso Bari-Messina, Cornacchini: «La sosta ci ha fatto bene. Spazio a Brienza dal 1'»

Il tecnico alla vigilia: «Floriano, Simeri e Piovanello confermati davanti. Dobbiamo continuare a lavorare sodo»

sabato 5 gennaio 2019 12.37
A cura di Riccardo Resta
Pausa finita, si ritorna in campo. Il Bari domani affronta il Messina per la prima del 2019, nonché prima del girone di ritorno. «Spero di ripetere il cammino dell'andata - dice mister Giovanni Cornacchini nel consueto appuntamento della vigilia. La sosta ci serviva. Ci siamo preparati bene, l'obiettivo è solo vincere. Di solito le partite dopo le feste sono sempre un'incognita, ma mi sembra che i ragazzi si siano presentati bene. Abbiamo recuperato energie fisiche e mentali; si può ripartire».

Sulla formazione, però, i dubbi sono pochi: «Piovanello, Brienza, Simeri e Floriano giocano sicuro dal 1' - annuncia il tecnico marchigiano. Giocherà anche Halmili; è stato uno dei due giocatori che ho chiesto insieme a Neglia. Ha caratteristiche importantissime, è dinamico e ha discreta tecnica. In questa categoria c'è da rispettare la regola degli under, ma per me è un giocatore molto forte; Hamlili e Brienza non hanno alternative». In porta spazio ancora a Marfella, a caccia di riscatto dopo il mezzo errore dell'ultima sfida, il 2-2 contro il Roccella: «Marfella, è un portiere forte, ne ho visti tanti che sbagliano anche in categorie superiori ma ci sta sbagliare. Iadaresta? Ci sarà un momento per tutti. Lui va sfruttato per le caratteristiche che ha. Ci servirà in molte partite». Altro acquisto del mercato invernale il giovane terzino sinistro classe 2000 Quagliata: «Me ne hanno parlato bene, ci darà una grossa mano, soprattutto perché avevamo solo due 2000. Ha già 20 partite in Serie D; ha buon piede, buona corsa». Un arrivo che potrebbe allontanare D'Ignazio dal Bari. Cornacchini non conferma e non smentisce le voci di mercato in uscita: «Anche lui ha fatto bene e ci servirà. Arrivando Quagliata però qualcosa di diverso potrebbe succedere ma non so esattamente cosa».

Nel girone d'andata il Bari ha dato sfoggio di un potenziale quasi irresistibile per le avversarie della Serie D. Una rosa completa in cui ci sono degli astri che indicano la strada: «Qualsiasi allenatore ha dei punti fermi, ci potrebbero essere assenze più pesanti delle altre - ammette il mister. Sono tutti importanti ma ce ne sono alcuni che hanno un peso maggiore a livello tecnico e umano. Ho la fortuna di allenarne parecchi molto bravi; chi gioca gioca e gli svantaggi si vedono relativamente. Tutti hanno fatto qualcosa di importante per ottenere i punti che abbiamo ora. Qualcuno può fare ancora meglio, forse io li ho capiti poco e devo recuperare quelli che hanno giocato meno. Dobbiamo essere bravi a crescere nel girone di ritorno. Lavoriamo moltissimo dal punto di vista fisico e il lavoro paga sempre. C'è però bisogno di un momento di rallentare e per fortuna è arrivato in corrispondenza della sosta».

Inizia il girone di ritorno e il momento è propizio per spingere ancor di più sull'acceleratore e mettere altra distanza fra sé e la Turris, già distante 9 lunghezze: «Il momento è importante, arrivare a +9 allo scontro diretto sarebbe un bel vantaggio - continua il tecnico biancorosso. Dobbiamo fare punti. Record? Mi interessa solo vincere il campionato, i record sono solo una conseguenza. Dobbiamo essere convinti della nostra forza e mi auguro che i miei lo siano. Le difficoltà sono naturali e devi essere convinto per superarle. Dobbiamo lavorare di più rispetto a quello che si è fatto finora; è faticoso inculcare in alcuni giocatori la cultura del lavoro sodo. Se migliori anche sotto questo aspetto fai una bella crescita. Se si riesce ad avere questa mentalità non ce ne sarà per nessuno. Devi cadere sempre sulle scatole ai giocatori», è la ricetta di Cornacchini per non abbassare mai la tensione.