Una vittoria di nervi, il Bari vicino al traguardo. Partito il count down promozione

Il successo di rabbia e sofferenza contro il Castrovillari lancia i biancorossi verso il traguardo della C. Cornacchini: «Restiamo sereni»

lunedì 18 marzo 2019
A cura di Riccardo Resta
Una vittoria per far partire la volata promozione. Il Bari se l'è dovuta sudare, ma alla fine arrivano 3 punti di platino per accelerare i tempi verso una Serie C che ormai sembra solo questione di matematica. Eppure per avere ragione del coriaceo Castrovillari i ragazzi di Cornacchini hanno dovuto faticare, e non poco. Il 3-1 finale racconta una storia leggermente diversa da quella che ha espresso il campo: più di una difficoltà i biancorossi hanno accusato al cospetto della squadra ordinata e gagliarda messa in campo da mister Marra. Difesa nei limiti dell'indispensabile e un'attitudine offensiva che ha disorientato il Bari soprattutto nella ripresa, quando il risultato di 1-1 dava ragione alla prova dei calabresi.

I galletti hanno avuto il merito di sbloccarla a metà del primo tempo con il jolly pescato da Hamlili dalla media distanza per abbattere il forte dei Lupi del Pollino; poi ha iniziato a salire in cattedra l'arbitro Scarpa e la partita ha preso una piega diversa. Il rigore concesso al Castrovillari per l'intervento di Hamlili su Puntoriere (realizzato poi dallo stesso attaccante) è apparso piuttosto generoso, esattamente come quello concesso al Bari per l'atterramento di Simeri da parte del portiere Galluzzo. Una gestione dei cartellini opinabile e l'errore di Simeri dal dischetto hanno fatto il resto: una ripresa troppo nervosa da parte del Bari a partire dal suo centravanti (entrato in condizioni fisiche precarie come ha ricordato Cornacchini nel post gara) che ha tolto il pallone al capitano Brienza e ha calciato un rigore da censura.

Poi, però, la buona sorte ha fatto la sua parte: la deviazione fortuita di Liguori sul tiro cross calciato da Di Cesare, la palla che va in rete, una vittoria che sembrava stregata e che all'ultimo secondo trova il suggello con Iadaresta, servito da un Simeri stavolta ineccepibile. "La fortuna aiuta gli audaci", recita un vecchio adagio di saggezza popolare. E Cornacchini di audacia ne ha avuta, e non poca: la scelta di passare a un ultra offensivo 4-2-4 nel finale, con Iadaresta e Simeri di punta, Neglia e Liguori larghi e Brienza in mediana al fianco di Bolzoni, presuppone coraggio e incoscienza in dosi uguali.

«Dobbiamo stare più sereni, il goal può arrivare anche al 90'», il mantra che ripete Cornacchini da inizio stagione. Facile a dirsi, un po' meno a farsi. Le pressioni ci sono, è inutile negarlo. Ora ancora di più in vista di un traguardo che non è un semplice traguardo, ma una vera e propria liberazione per tutto un popolo, sceso nell'inferno del calcio dilettantistico insieme alla sua squadra. Undici punti di vantaggio a sette giornate dalla fine sono una bella ipoteca; di fatto mancano soli altri 11 punti, posto che la Turris dietro non faccia altri passi falsi. Il conto alla rovescia è iniziato: bisogna stare sereni, poi sarà - finalmente - festa.