Molina: «Cercherò partita dopo partita di meritare un rinnovo col Bari»

Le parole del centrocampista in conferenza stampa: «Il pubblico di Bari è straordinario»

martedì 28 febbraio 2023 14.18
A cura di Gianluca Battista
«A Monza ero fuori rosa, fuori dal progetto tecnico, ma a me piace giocare, quindi cercherò partita dopo partita di meritare un rinnovo».
Parola di Salvatore Molina, centrocampista arrivato a Bari nel mercato di gennaio e già entrato nel giro delle rotazioni di mister Michele Mignani.

Per il giocatore di Garbagnate Milanese il legame con Benali è solido e travalica l'aspetto professionale: «con Benali formiamo una coppia costruitasi a Crotone, un legame che va oltre il campo. Quanto al ruolo, in Calabria facevo l'esterno e lui agiva da mezzala, ma siamo a disposizione del mister. Con Mignani abbiamo un bel rapporto, ma io devo solo accettare le sue scelte e far di tutto per ribaltare le gerarchie. Da mezzala mi trovo a mio agio - ha evidenziato il numero 79 del Bari -, pur avendo giocato prevalentemente da esterno. A Crotone, l'anno della promozione, ho giocato da mezzala. Ovviamente un ruolo che faccio con le mie caratteristiche, sono più un agonista che non uno che si inserisce».

Molina è un calciatore ed un uomo «cresciuto» rispetto a 10 anni fa, quando aveva vestito le maglie di Barletta e Foggia e con tre promozioni in A ottenute in carriera (Carpi, Crotone e Monza) provarci anche a Bari non costa davvero nulla. «Gol un mio limite - ha ammesso però il centrocampista -, i numeri parlano chiaro. Prediligo altri aspetti, ma per il gol ci devo lavorare».

E quando lo si stuzzica sull'assenza di Maita e gli acciacchi di Maiello lui non si scompone: «Domani gioco? Non sta a me, mi limito a fare il professionista, le scelte spettano all'allenatore».
«Per preparare il Venezia il tempo è poco - ha quindi specificato -, abbiamo iniziato ieri ed oggi siamo già in rifinitura. Sappiamo che è una squadra fisica e che sa cosa fare in campo. Sono certo sarà una partita difficile».

L'ostacolo Venezia rappresenta alla vigilia una gara tosta, da prendere con le giuste accortezze, per una squadra che ha fatto più punti in trasferta (25) che in casa (18), ma il pubblico potrebbe avere un ruolo fondamentale in questo lungo sprint fino a maggio: «Il pubblico di Bari è straordinario, visto in passato da avversario ed ho avuto la conferma. La sua spinta può contare tanto, un fattore in più nello sprint finale».

Poi i retroscena delle ultime ore di mercato, quando lui è assurto alle cronache nazionali come l'ultimissimo colpo della sessione invernale: «Durante la trattativa - ha detto - ho avuto l'ansia che non potesse realizzarsi il passaggio al Bari. Rimanere fuori rosa altri sei mesi con scadenza di contratto mi faceva paura. Sono finito fuori rosa, voglio sottolinearlo, non per il legame con Stroppa, si trattava di una scelta tecnica dell'altro allenatore».

Infine un pensiero su questa cadetteria, da molti addetti ai lavori ritenuta una vera e propria A2: «La serie B la trovo uguale al passato in realtà: un campionato molto equilibrato. Si veda quanto accaduto a Brescia: giochi con la penultima in classifica, apparentemente in difficoltà, eppure ha dimostrato di essere una squadra viva. Quanto agli obiettivi, noi non ci poniamo limiti. Posso solo dire che metteremo tutto in campo e vedremo alla fine».