Giovanni Cornacchini

Bari-Troina 1-0, Cornacchini: «Sapevamo che sarebbe stata dura». Feola: «Vincere così bel segnale»

Il mister: «Non era facile giocare di mercoledì. Formazione? Mi servivano centimetri». Il mediano: «La squadra prima dei singoli»

mercoledì 12 dicembre 2018 17.36
A cura di Riccardo Resta
Non il miglior Bari della stagione, ma quanto basta per piegare 1-0 il Troina con una rete a metà fra Di Cesare e il difensore Moudoumbou e laurearsi campioni d'inverno con due turni di anticipo. I biancorossi sono stati bravi a evitare le insidie dell'impegno settimanale, anche grazie all'abilità di Cornacchini nel gestire le forze: «: Sapevo delle difficoltà di questa partita - dice il tecnico nel post gara. Il Troina è squadra che ha motivazioni enormi ed è attrezzata dal punto di vista fisico. Giocando di domenica e mercoledì ero molto preoccupato; per chi ha fatto calcio è facile capire le difficoltà di questo passaggio. Dovevamo superarci a livello di motivazioni. Mi servivano centimetri e marcatori perché fisicamente il Troina è molto forte. Non avevo Hamlili a centrocampo; ho messo Liguori perché mi serviva un esterno con determinate caratteristiche. All'inizio era un 442, poi sono passato a 3 dietro e ho messo poi Bollino a fare l'interno di centrocampo. Nell'intervallo ho deciso di mettere Feola».

Una formazione, quindi, cambiata in corso d'opera per adattarsi alle esigenze della partita: «Loro - continua Cornacchini - avevano due quinti che spingevano molto, a centrocampo si sarebbe sofferto per via dell'inferiorità. Con Bollino a centrocampo gli esterni hanno avuto l'impressione di lavorare di meno, ma con due attaccanti che stanno su si fa più fatica. Bolzoni si è allenato un giorno ma ha fatto molto bene; per fisicità era indispensabile in questa partita. Floriano? Spero che stia bene. Feola? Un ragazzo molto disponibile, che entra in partita subito e fa bene anche dall'inizio. Marfella? Se vogliamo vincere deve restare con noi».

Qualche errore di troppo nella ripresa davanti alla porta, ma alla fine conta solo il risultato: «Sono partite talmente complicate che si deve sbagliare poco perché qualche difficoltà la possono creare. Una partita stressante dal punto di vista fisico; spero di farli recuperare un po' perché abbiamo altre due partite difficili, contro squadre che hanno cambiato qualcosa e che devono salvalrsi. Se le si vince come questa sono segnali forti. Non una partita bella, ma il calcio è anche questo. Per una squadra che deve sempre vincere giocare il mercoledì non è facile; abbiamo speso tante energie. Una squadra forte però è quella che vince anche le partite brutte», conclude il mister.

Andrea feola
Andrea feola
Soddisfatto anche Andrea Feola, calciatore che si sta ritagliando uno spazio importante nel contesto di squadra biancorosso e che sa farsi trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa. «Venendo qui mi aspettavo di trovare una squadra fortissima; davanti a me ho Hamlili e Bolzoni che sono calciatori di altissimo livello. Cerco di farmi trovare pronto anche nei pochi minuti che mi vengono concessi. Con il vincolo degli under è normale che non si abbia tanto spazio ma il nostro obiettivo è portare via la squadra da questa categoria: la squadra viene prima dei sigoli. Siamo venuti qui sapendo che è un progetto pluriennale; si pensa al futuro non al presente. Tanti calciatori si sono calati con umiltà in questa categoria: c'è voglia di riportare il Bari fra i professionisti».

Sulla partita il centrocampista numero 21 dice: «Sapevamo di affrontare una squadra fisica e tosta. Con l'infrasettimanale il rischio è dietro l'angolo ma siamo stati bravi ad saperci adattare. Loro scavalcavano il centrocampo e non ci hanno concesso di giocar bene; abbiamo cercato di attaccare la profondità. Oggi non si è visto il miglior Bari ma quando si vince così è un bel segnale».