Bari-Rieti 5-2, Vivarini: «Provare a gestire è il nostro errore». Scavone: «Dovevamo chiuderla prima»

Il mister nel dopo gara: «Ragioneremo sugli errori per non commetterli in futuro». Il centrocampista: «Mi manca il goal, spero di trovare continuità»

domenica 19 gennaio 2020 18.07
A cura di Riccardo Resta
Una partita pazza e ricca di goal, che il Bari porta a casa forse con qualche patema di troppo. I biancorossi battono 5-2 il Rieti al San Nicola, dopo una partita ricca di emozioni. «Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, con grande attenzione; potevamo fare diversi goal - l'analisi di mister Vincenzo Vivarini nel post gara. Avevo preventivato le difficoltà contro una squadra di calciatori rapidi. Dopo il 2-0 il solito errore: abbiamo provato a gestire e siamo stati poco attenti al lavoro di squadra. Siamo comunque stati bravi a portare a casa il risultato; ragioneremo su questi errori da non commettere più in futuro. Non dobbiamo mai fare il possesso palla orizzontale con la linea difensiva piatta; dobbiamo sempre andare in verticale. Abbiamo visto le conseguenze; oggi ci è andata bene, altre volte le abbiamo pagate care».

Una partita che ha messo in luce la coppia Simeri-Antenucci, nonché qualche altro singolo che ha ben figurato contro il Rieti fanalino di coda: «Ho lavorato molto sull'affinità fra Simeri e Antenucci, perché senza giocate come le loro si fa fatica a trovare goal - continua il tecnico dei galletti. Nel primo tempo abbiamo buttato via tante occasioni; c'è da stare sempre attenti. Anche D'Ursi ha qualità, tecnica e colpi d'attaccante; a lui ho chiesto di entrare in campo per riportare la squadra sui suoi livelli di attenzione. Simeri è forte fisicamente, veloce e tecnico; era un solista che si è messo a disposizione con i movimenti giusti. Se ti muovi bene alla fine arrivano i goal. Costa quando fa la fase di possesso è un piacere, ma oggi ha fatto anche sostanza, ha bilanciato le incursioni di Corsinelli. È un lavoro che gli chiedo ma lo frena un po'».

Questa partita lascia in eredità due notizie, una buona e una cattiva. Si ferma Di Cesare per un trauma distorsivo al ginocchio sinistro (seguiranno esami di accertamento) e il gran goal di Maita, primo e finora unico acquisto del mercato biancorosso. «Maita è entrato in un impianto ben definito, in una squadra che ripete le situazioni in entrambe le fasi di gioco - spiega Vivarini. Gli ho dato dei dettami tattici che lo hanno condizionato; non l'ho visto sciolto in campo. Ci vuole tempo per entrare nei meccanismi di squadra; il goal che ha fatto comunque dimostra le sue qualità. Di Cesare? Penso non sia molto grave, ma non so se lo avremo a breve. È il nostro capitano, per noi è un calciatore molto importante. Valuteremo domani».

Resta l'amarezza fra i tifosi per la vittoria al 98' della Reggina, che resta a +9 in vetta alla classifica. Vivarini, però, resta impermeabile: «Dopo la sconfitta della Reggina a Cava sono rimasto indifferente; sono concentrato sul Bari, perché c'è ancora qualcosa da sistemare. Noi dobbiamo vincerle tutte da qui alla fine, le altre le valuteremo alla fine».

manuel scavone



Fra i più positivi della gara anche Manuel Scavone, tornato fra i titolari dopo qualche problema fisico: «Fa piacere tornare a giocare, nel girone d'andata ho avuto problemi che non mi hanno fatto trovare continuità - dice Scavone in sala stampa. Spero che sia tutto passato per tornare a sfruttare le mie caratteristiche. Mi manca il goal, oggi ho avuto un'occasione da sfruttare meglio. Stiamo lavorando con il mister, spero di trovare presto la via del goal. È normale che tutti vorrebbero giocare dall'inizio e il più possibile, ma siamo nel Bari e i calciatori bravi fortunatamente sono tanti. Ognuno deve mettersi a disposizione e sfruttare le chance che dà il mister. Oggi abbiamo avuto un sacco di occasioni per chiuderla molto prima; dobbiamo migliorare su questo, non dare possibilità all'avversario di rimetterla in gioco. Per fortuna abbiamo trovato la via del goal; va bene così ma dobbiamo chiuderle prima. Di Cesare è un po' giù; vedremo gli accertamenti e speriamo non sia nulla di grave».

Roberto Beni, tecnico del Rieti, commenta così la partita dei suoi: «Siamo venuti al San Nicola per giocare palla a terra, abbiamo fatto vedere bella personalità da parte dei nostri giovani calciatori. Abbiamo preparato la partita per mandare Russo in contropiede. Avremo questo atteggiamento fino alla fine. Il San Nicola è da pelle d'oca, l'inno è davvero emozionante. Spero che il Bari vada dove merita».