Ascoli-Bari 0-1, Mignani: «Vittoria di gruppo e sacrificio. Dovevamo chiuderla»

Pucino: «Eravamo pronti a partita sporca. Ora testa al Frosinone, basta delusioni in casa»

domenica 5 marzo 2023 17.54
A cura di La Redazione
Cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei: il bottino del Bari dice 49 punti, nove dei quali conquistati nell'ultima settimana. Il Bari centra la terza vittoria di fila battendo 0-1 l'Ascoli al Del Duca con un rigore di Cheddira nel recupero del primo tempo e si regala (almeno) una notte al secondo posto in solitaria, attendendo che il Genoa giochi domani contro il Cosenza a Marassi.

«Sono vittorie di spirito, di gruppo, di voglia e di sacrificio - è il commento di mister Michele Mignani nel post gara alla radio ufficiale della SSC Bari. Le difficoltà ci sono in tutte le partite, in questo momento riusciamo ad andarci sopra e a raccogliere il massimo. Possiamo sembrare meno belli, ma quello che conta sono i punti. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, ma di fronte c'era una squadra in un momento positivo e che giocava in casa. Noi ci siamo abbassati, abbiamo fatto difficoltà a tenere la palla e ripartire, però abbiamo comunque retto sulle palle inattive. E poi le partite sono lunghe… Alla fine ci sono sempre le occasioni per far male agli avversari».

Una partita non semplice, che il Bari non riesce a chiudere nella ripresa pur collezionando palle goal: «Anche Cheddira ha sbagliato qualche appoggio, Scheidler potrebbe fare meglio e deve migliorare. Se avessero tutto, sarebbero già in categorie superiori: qualcosa è giusto concederglielo. Abbiamo comunque creato almeno in quattro occasioni, ma se non chiudi la partita basta un attimo per rimettere tutto in discussione. Gli avversari erano in 10 ma non vuol dire niente: l'Ascoli stava bene, la vittoria di oggi ci deve dare soddisfazione e ci fa capire che il campionato è duro e difficile. Oggi dovevamo solo chiuderla, non ci siamo riusciti. Vorremmo tutti essere perfetti…», commenta Mignani.

All'ultimo secondo il rischio beffa, con il rigore reclamato dall'Ascoli per un intervento di Zuzek su Dionisi, ma che l'arbitro Abisso non ha concesso. Mignani striglia i suoi: «Ci siamo messi nel finale a tre difensori contro tre attaccanti, in una situazione del genere non dobbiamo mai metterci nella condizione di essere puntati a 1' dalla fine. Non commento le decisioni arbitrali, mi sembra che siano state prese giustamente».

Protagonista assoluto del match Leonardo Benedetti, autore di una super prova che Mignani elogia con queste parole: «Benedetti sta crescendo, anche oggi prova di sacrificio. Ha tutto per fare il calciatore anche a livelli più alti; siamo contenti di averlo, poi al suo cartellino ci penserà il direttore».

Il Bari si gode l'aria di alta classifica, ma Mignani mantiene il profilo basso: «Non si fanno i bilanci oggi, ora prepariamoci per provare a battere il Frosinone. Bisognerebbe provare a togliersi la soddisfazione di battere la prima, ma dobbiamo fare la settimana giusta e dosare energie per non sovraccaricare i calciatori. Oggi volevamo fare un regalo al nostro presidente, purtroppo non c'era ma saremmo andati volentieri alla sua festa».

Soddisfatto anche Raffaele Pucino, autore di una prova diligente conclusa con la fascia di capitano al braccio dopo l'uscita di Maita: «Sapevamo che sarebbe stata sporca e non facile, contro una squadra che veniva da risultati importanti. Ci siamo preparati a vincerla in maniera sporca, la partita si è messa in un determinato modo e noi l'abbiamo gestita con maturità e compattezza, anche rischiando nel finale. Abbiamo fatto una partita da Bari, da squadra che vuole mantenere quella posizione in classifica. Sapevamo che loro a sinistra potevano essere pericolosi con Falasco, io ero attratto dal trequartista e loro liberavano il terzino al cross. Uscito Falasco l'abbiamo gestita bene. Io lotto per i colori del Bari, ci sono rimasto però male perché il presidente dell'Ascoli mi ha detto che non dovevo festeggiare. Io sono un calciatore del Bari, loro due anni fa mi hanno lasciato senza contratto: rispetto da portare ce n'era ben poco. Ora pensiamo al Frosinone, e ho già i brividi. Affrontiamo la prima in classifica, con consapevolezza e sapendo che ci sarà un pubblico spettacolare: basta dare delusioni in casa con tanta gente allo stadio. Una bella soddisfazione essere al secondo posto: facciamo poche chiacchiere e dimostriamo sul campo. Dalla prima partita abbiamo mantenuto atteggiamento e cattiveria agonistica, quando non abbiamo proposto gioco ci abbiamo comunque messo quello che serviva per vincere la partita. Queste sono partite che dobbiamo chiudere prima, anche se capisco che gli attaccanti corrono tanto e arrivano un po' meno lucidi. Con esperienza, con voglia di portare a casa i tre punti abbiamo rischiato il giusto. Noi giochiamo sempre per non prenderne e farne il più possibile, ma ci sono comunque avversari importanti. Non prendere goal fa comunque sempre piacere».