Viaggio nel quartiere Libertà, tra proclami e il tribunale che se ne va

Tanti negli ultimi anni gli interventi, spesso spot e slegati tra di loro, per la rinascita di una delle zone più popolose di Bari

domenica 26 marzo 2023
A cura di Elga Montani
Il quartiere Libertà di Bari vive da sempre di grossi contrasti. Zona tra le più popolose della città con i suoi (stando all'ultimo censimento disponibile) 38 701 abitanti, che significa una densità abitativa pari a 22 370,52 abitanti per km², al suo interno vanta diverse realtà importanti dal Redentore, alla ex Manifattura (che presto sarà sede del Cnr), dall'attuale tribunale civile a laboratori urbani come l'Officina degli Esordi e Spazio 13 fino al cimitero monumentale.

In questi anni tanti sono stati i proclami e le iniziative che hanno interessato il quartiere, ma spesso tutto è stato realizzato senza un vero piano di fondo che fosse un progetto complessivo, piuttosto sono stati tanti gli interventi spot. Dalla realizzazione del giardino Mimmo Bucci, ormai abbandonato a sé stesso, agli stessi spazi urbani citati che spesso rappresentano oasi nel deserto.

Da anni si parla della rinascita di via Manzoni, tramite un progetto di pedonalizzazione che vede cittadini e commercianti divisi sulla reale utilità. A breve al riguardo dovrebbe partire una sperimentazione su tre isolati, con l'obiettivo di rendere quella che era una delle strade dello shopping della città di nuovo viva, vitale e soprattutto vissuta dai cittadini.

Un quartiere che in molti definiscono povero, che rischia di diventarlo ancora di più con il trasferimento dell'attuale tribunale presente in piazza De Nicola, i cui uffici dovrebbero a breve essere trasferiti nella seconda torre Telecom a Poggiofranco. Il timore, di cittadini e negozianti, nonostante la promessa che quell'edificio non resterà vuoto, è che la zona possa spegnersi, che i negozi finiscano per chiudere e che un altro pezzo del quartiere divenga terra di nessuno.

La speranza è riposta in quelle attività che si trovano in zona e che non sono strettamente legate all'indotto fatto da avvocati, giudici, ecc... Come sottolinea Annarita Magrino, titolare di un centro estetico vicino al tribunale: «Lo spostamento si può influenzare in minima parte la mia attività, in quanto le clienti fedeli comunque vengono su appuntamento. Diminuiranno probabilmente solo le clienti di passaggio».

Presto, stando a quanto dichiarato dall'assessore Galasso, termineranno i lavori del parco Maugeri, che sorgerà là dove un tempo c'era l'ex gasometro e dove qualcuno avrebbe voluto dei palazzi. La speranza è che diventi davvero un luogo importante per il quartiere, e non l'ennesimo spazio riqualificato e poi lasciato in balia di vandali e delinquenza.