Vertenza Auchan-Conad, il 30 ottobre sciopero nei punti vendita in provincia di Bari

Incroceranno le braccia anche i dipendenti dei negozi di Casamassima e Modugno. I sindacati: «Nessuna soluzione dopo il confronto»

lunedì 28 ottobre 2019 11.56
Continua a non trovare soluzione la vertenza per il passaggio dei punti vendita Auchan in Italia a Condad, che anzi un mese fa ha conosciuto una brusca frenata. I sindacati passano alle contromosse: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dichiarano lo sciopero nazionale per l'intero turno di lavoro del 30 Ottobre 2019 in tutte le unità produttive di Auchan e Sma, nonché in tutti i punti vendita della stessa rete vendita già oggetto di passaggio di ramo d'azienda verso gli associati Conad. Lo sciopero è proclamato anche per tutte le lavoratrici ed i lavoratori degli appalti e dei servizi che operano nelle stesse unità produttive. Le tre sigle confederali comunicano che anche nei punti vendita in provincia di Bari, a Casamassima e Modugno, saranno organizzati presidi dinnanzi ai centri commerciali oltre che davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico nella capitale in occasione dell'incontro che si terrà nella stessa giornata.

«Lo sciopero è inevitabile - spiega Miriam Ruta, segretaria generale Fisascat Cisl Bari Bat - a seguito dei vari temi che dal confronto sindacale non hanno trovato soluzione. Conad lo scorso 1 Agosto 2019 ha acquisito Auchan e SMA, 18600 dipendenti distribuiti in tutta Italia in 300 negozi. Dopo 9 incontri, 2 al Ministero dello Sviluppo Economico e 5 in sede aziendale, la trattativa è saltata. Conad pretende di risanare l'azienda con mano libera volendo dichiarare senza vincoli 4/5/3000 dipendenti in esubero. Ad oggi solo 109 negozi (dai quali è esclusa il punto vendita di Modugno) su 300 prenderanno l'insegna Conad senza che si conoscano i piani aziendali. Per gli altri non si hanno notizie e il futuro è incerto».

Dopo la rottura delle trattative dello scorso trenta settembre i sindacati hanno dovuto richiedere la convocazione al Mise. Nella nota diramata da Cisl si legge che le sigle chiedono di «Conoscere il piano industriale di Conad; gli investimenti che mette in campo Conad; l'ammontare degli esuberi e dove sono collocati». Chiedono inoltre un «Piano di gestione degli esuberi con ricollocazioni e incentivi all'esodo e che nessun dipendente sia lasciato senza tutele all'interno di un piano di risanamento dell'azienda condiviso con il sindacato e i lavoratori».

«Conad - spiegano i sindacati - al netto di vaghe disponibilità espresse, non ha nel concreto voluto vincolarsi a nessun impegno formale verso gli oltre 18000 dipendenti coinvolti, ha annunciato che una parte della rete vendita sarà ceduta a terzi senza esplicitare a chi e a quali condizioni, ha disdettato la contrattazione integrativa vigente senza neanche impegnarsi a contrattare il nuovo modello di organizzazione del lavoro. In Puglia sono quasi settecento i dipendenti ex Auchan distribuiti su quattro punti vendita, tra cui Casamassima 247 e Modugno 140, in attesa di conoscere cosa prospetta loro il futuro in campo lavorativo. Il timore è di trovarsi di fronte a un vero e proprio smembramento di rete e forza lavoro a dispetto di un'operazione annunciata come un salvataggio a fronte di una situazione di crisi tamponata negli scorsi anni col ricorso al contratto di solidarietà, in tutti i quattro punti vendita pugliesi».