Uno sportello per donne, famiglie e anziani in difficoltà. L'iniziativa di Anteas Bari e Cisl

Il centro d'ascolto in via Michelangelo Signorile attivo 2 giorni a settimana. Bottalico: «Una nuova antenna sul territorio».

mercoledì 6 marzo 2019 16.56
Accogliere, ascoltare, orientare le persone in difficoltà: con questi obiettivi nasce lo sportello di ascolto, su iniziativa di Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) Bari, FNP Cisl e il Coordinamento Donne della Cisl Bari BAT. Nel capoluogo pugliese nasce un centro d'ascolto che individui i bisogni sul territorio, e collabori con le istituzioni nella diffusione di una cultura della solidarietà nei confronti di tutte le persone in difficoltà e oggetto di violenza. Il centro d'ascolto è in via Michelangelo Signorile 2 e sarà attivo due giorni a settimana, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 19. Disponibile anche un numero verde - 800 760085 - dalle ore 7 alle 23. L'obiettivo è fornire ascolto e supporto alle donne, anziani e famiglie in difficoltà e, dove sarà possibile, segnalare ogni abuso avvalendosi della fattiva opera di collaborazione della FNP BARI della CISL e tutte le loro strutture.

«Sarà una nuova antenna sul territorio, frutto di una collaborazione nata diversi anni fa, quando abbiamo immaginato di impegnarci, insieme all'Anteas e alla Cisl Bari, per le pari opportunità e il contrasto alla violenza - ha dichiarato Francesca Bottalico, assessore al Welfare Comune di Bari. Lo sportello d'ascolto permetterà di costruire un'offerta sempre più ampia di prossimità, che possa arrivare in quanti più luoghi possibile a tutela dei soggetti fragili. Questo centro di ascolto si aggiunge, quindi, alla rete di trenta presidi dedicati a donne, famiglie e anziani in difficoltà. Il 25 marzo e 1° aprile prossimi l'amministrazione comunale organizza due giornate di formazione per cento operatori territoriali, un gruppo di volontari sarà avviato a un percorso formativo specifico per far sì che l'attività di ascolto non sia fine a se stessa, bensì finalizzata all'efficace orientamento dei soggetti fragili verso i servizi specializzati più adatti alle loro esigenze».

«L'Anteas - ha spiegato la presidente Luigia Minunno - da sempre impegnata a rispondere ai bisogni e alle problematiche del territorio con una particolare attenzione verso le persone sole e svantaggiate, si avvale del contributo di volontari e figure professionali vicine all'associazione e ha messo al centro di ogni suo interesse la persona e la sua dignità, rivolgendo grande attenzione alle tematiche che riguardano le donne, gli anziani e la famiglia, vittime di violenza fisica e psicologica, stalking e discriminazioni di ogni genere e di tutte le conseguenze che ne derivano sotto l'aspetto sociale».

Domenico Liantonio, segretario generale FNP Cisl Bari, ha sottolineato che «La violenza spesso trova terreno fertile nella famiglia, ed è contagiosa. Dove c'è una violenza alla mamma, c'è violenza ai figli e agli anziani. Pertanto il centro di ascolto intercetta attraverso la FNP le donne come persone singole, ma si apre all'intera famiglia e alle loro necessità e fragilità». Antonia Sinisi del coordinamento Donne Cisl Bari BAT, ha illustrato nei dettagli il progetto «Realizzato in mesi di lavoro e analisi, ma anche grazie alla collaborazione con la rete di associazioni e l'assessorato al welfare. A disposizione di chiunque ne abbia necessità il numero verde 800760085 attivo dalle ore 7.00 alle ore 23.00. Il centro d'ascolto invece sarà aperto 2 giorni a settimana, che sono in fase di individuazione dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19».

Ad accogliere con grande piacere l'iniziativa anche Patrizia del Giudice Presidente della Commissione Pari opportunità Regione Puglia che ha detto: «Siete nonni e avete il dovere di supportare questa società, in cui la rabbia e la violenza economica, oramai aggrediscono tutte le categorie. Oggi sono davvero felice per questa opportunità, che mi ricorda quanto ho attivato nel 2012. Da anni mi occupo di credito, seguo l'andamento economico e l'intuito sette anni fa, quando purtroppo iniziavano i suicidi di molti imprenditori, mi portò ad attivare un numero verde per comprendere cosa stesse accadendo e supportare imprenditori e famiglie in difficoltà. Andate avanti e creiamo una rete di relazioni finalizzata al sostegno delle persone vittime di violenza. È interesse comune diffondere la cultura della non violenza, l'educazione del rispetto reciproco tra persone».