Una nuova attrazione sul lungomare di Bari. Apre i battenti il parco acquatico a San Giorgio

Ticket 8 euro nei feriali e 10 nei festivi. Palone: «Vivere zone poco conosciute significa sottrarle al degrado»

domenica 12 agosto 2018 12.28
Ha ufficialmente aperto i battenti questa mattina la nuova attrazione sul lungomare di Bari: è attivo a San Giorgio il parco acquatico, struttura stagionale realizzata dalla società SPORT & FUN, in una porzione del lungomare Di Cagno Abbrescia a seguito della concessione della ripartizione Sviluppo Economico del Comune di Bari.

L'attrazione consta di diversi elementi gonfiabili interconnessi fra di loro, posizionati a 20 metri dalla battigia, oltre ad appositi spazi attrezzati sulla costa: una terrazza in legno di circa 200 mq per lo stoccaggio dei materiali necessari al funzionamento della struttura, un gazebo per la vendita dei biglietti e una seconda pedana, di circa 60 mq, con un gazebo da adibire a bar. Il costo del ticket d'ingresso alla struttura è di 8 euro durante i giorni feriali e di 10 euro nei festivi.

Il giro completo delle strutture acquatiche dura circa 50 minuti ed è preceduto da un breve ma importante momento formativo, tenuto da personale specializzato, sulle misure di sicurezza necessarie per accedere al parco acquatico riducendo il margine di rischio. Durante le ore di apertura al pubblico e utilizzo saranno presenti addetti alla sicurezza della balneazione e addetti alla vigilanza su terra. Il parco sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 19, ed è accessibili a tutti i bambini che abbiano superato 115 cm di altezza e che dovranno essere comunque accompagnati dai genitori. Potranno accedervi anche da soli, invece, tutti i ragazzi che abbiano superato i 135 cm di statura.

A tagliare il nastro del nuovo parco acquatico di San Giorgio è stata Carla Palone, assessore comunale allo Sviluppo economico, che sul suo Facebook scrive: «Un lungomare vissuto è un lungomare sottratto al degrado, oltre ad essere una occasione importante per far conoscere ai baresi parti di città poco utilizzate».