Traffico di droga, arrestati due "scafisti" con merce per 14 milioni di euro

Erano a bordo di un gommone con una tonnellata e mezza di hashish e marijuana destinati alla zona

sabato 1 dicembre 2018 16.46
Un blitz dei carabinieri di Monopoli ha permesso di arrestare in flagranza di reato due brindisini, sorpresi mentre scaricavano un gommone carico di 1.500 kg di droga fra marijuana ed hashish.

L'operazione è scattata al culmine di un'attività investigativa condotta dai carabinieri della compagnia di Monopoli. Gli agenti da tempo eseguivano un monitoraggio della fascia costiera a cavallo delle province di Bari e Brindisi, proprio al fine di contrastare l'attività di trafficanti che sfruttano la rotta adriatica per fare approdare sulle coste pugliesi ingenti carichi di droghe provenienti dai Balcani e dall'Albania.

I trafficanti sono arrivati lungo la costa di Torre Canne, meta di turisti famosa per le sue spiagge, a bordo di un gommone di 15 metri fornito di due potenti motori fuoribordo da 300 cavalli l'uno, divenuto ormai il mezzo preferito dalla criminalità per trasportare droga lungo la costa adriatica. Dopo aver toccato terra, i due malviventi hanno iniziato le operazioni di scaricamento, ignari del fatto che il tutto si svolgeva sotto l'occhio vigile dei carabinieri, i quali, nascosti fra gli scogli, aspettavano il momento opportuno per intervenire. Alla vista dei militari i due scafisti hanno provato a fuggire azionando il gommone per prendere il largo, ma nella fretta il natante è finito contro gli scogli ed i due trafficanti sono stati ammanettati.

Le operazioni di recupero della droga sono durate tutta la notte. Alla fine i Carabinieri hanno sequestrato 1 tonnellata e mezza di droga fra marijuana e hashish, custoditi all'interno di 80 imballaggi in plastica. Si tratta di un quantitativo eccezionale, il cui valore è stimato in 14 milioni di euro, destinato ad alimentare il mercato della città di Bari, del Sud Barese e della Val d'Itria. I due arrestati sono Z.A. e Z.C, poco più che ventenni, attualmente disoccupati.

Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a capire per quale organizzazione di due lavorassero.