Terremoto in Albania, sale il bilancio dei morti. Emiliano: «Niente danni in Puglia»

Nessun annuncio di cancellazione dei traghetti Bari-Durazzo in partenza stasera. La Caritas albanese organizza i centri di raccolta

martedì 26 novembre 2019 10.08
Continua a salire il bilancio del terribile terremoto che ha fatto tremare l'Albania nella notte. Una scossa di magnitudo 6.4, con epicentro a 10 km in profondità fra Durazzo e Shijak, ha colpito alle 2:54 l'Albania (le 3:54 in Italia), con epicentro vicino a Durazzo. Altre due Scosse di 5.3 e 5.4 si sono succedute sino alle 8 di questa mattina.

Sale il bilancio dei morti, che attualmente le fonti ufficiali albanesi stimano essere 21, con oltre 600 feriti. Stando a quanto riporta Balkan News tra i morti ci sarebbero anche due bambini. 41 persone sono state estratte vive dalle macerie, come fa sapere il premier albanese Edi Rama.

Le due aree più colpite sono Durazzo e Thumana, 28 le persone salvate. Numerosi ancora i dispersi fra detriti e macerie; Durazzo è senza corrente elettrica, diversi palazzi e hotel sono crollati e il governo albanese ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Oltre a Durazzo e Thumane, danni e feriti si contano anche a Kruje, Lezhe, Tirana, Scutari, Lac, Lushnje, Fier.

Il fortissimo terremoto è stato avvertito anche in Puglia nella notte. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano scrive: «Alle 3.54 avvertita in provincia di Foggia, Bat, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto scossa di terremoto. Dalla sala della protezione civile della Regione Puglia non risultano allo stato segnalazioni di danni in Puglia. Vi aggiorno più tardi se emergeranno fatti rilevanti. Ho contattato il sindaco di Tirana Erion Veliaj, stanno verificando i danni».

Nel frattempo alle 8 e alle 8:35 di stamattina sono giunti al porto di Bari due traghetti partiti da Durazzo nella notte. Gli scafi in partenza per lo scalo della città albanese sono previsti alle 22 di questa sera. In particolare sono pronti e disponibili per partire dal porto di Bari 5 mezzi e 2 fuoristrada per un totale di 20 sanitari ed 8 logistici, in attesa di disposizioni da parte del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. La partenza dovrebbe avvenire questa sera con il primo traghetto disponibile per Durazzo per raggiungere anche Elbasan. Ancora non ci sono notizie ufficiali su una possibile cancellazione delle tratte.

Intanto Antonio Leuci, direttore della Caritas Albania, scrive sulla sua pagina Facebook: «Caritas Albania si è attivata subito nel contattare la propria rete delle Caritas diocesane e sta raccogliendo le prime informazioni dalle parrocchie e missioni per andare incontro alle esigenze delle persone colpite ed ai numerosi sfollati che nel corso delle prossime ore non potranno rientrare nelle loro case. Sono stati segnalati danni anche a Chiese ed edifici parrocchiali. Ufficialmente dal ministero degli Interni ci è giunta la informativa che stanno aprendo tre centri di accoglienza e raccolta sfollati a Shijak - Durazzo, tre centri a Tirana, uno a Helms-Kavaje e uno a Lezhe. Il ministero degli Interni ha fatto una richiesta ufficiale a Caritas Albania per il supporto alimentare di queste persone che staranno nei centri. Nel pomeriggio Caritas Albania rilascerà un primo report sull'emergenza».

La protezione civile italiana sul suo Twitter scrive: «In partenza team italiano per aiutare le autorità locali impegnate a rispondere all'emergenza. Il team supporterà la risposta di protezione civile nella ricerca e soccorso, valutazione dei danni e agibilità degli edifici».

Dalla Puglia, intanto, arrivano i primi attestati di solidarietà al popolo albanese: «Dalle prime comunicazioni della protezione civile abbiamo dedotto che si trattasse, purtroppo, di una scossa importante e che avesse causato feriti e danni ingenti - dice Roberto Masciopinto, presidente dell'Ordine degli ingegneri di Bari. Siamo solidali con i nostri fratelli albanesi, molti di loro sono parte integrante della nostra comunità professionale e molti nostri colleghi ed imprese del territorio lavorano in Albania. Inoltre, ci teniamo a rendere noto anche che siamo a disposizione qualora dovesse essere richiesto il nostro aiuto per approfondire quanto avvenuto e collaborare alla gestione dell'emergenza post sisma. In tal senso, abbiamo già allertato i nostri specialisti».