Temporali no stop sulla Puglia, ma si perde 1 litro di acqua su 2

I terreni non riescono ad assorbire la pioggia che cade violentemente e scardina i campi provocando frane e smottamenti

lunedì 11 gennaio 2021
Temporali non stop in Puglia per la nuova ondata di maltempo che ha investito la regione dove i forti temporali con precipitazioni intense rischiano di provocare danni, poiché i terreni non riescono ad assorbire la pioggia che cade violentemente, e scardina i campi provocando frane e smottamenti mentre, a causa delle reti colabrodo, viene disperso 1 litro di acqua su 2.

In Puglia le aree a rischio desertificazione sono pari al 57% del territorio regionale per i perduranti e frequenti fenomeni siccitosi, dove per le carenze infrastrutturali e le reti colabrodo viene perso l'89% della pioggia caduta. Gli eventi climatici estremi aggravano il grave rischio idrogeologico, con episodi meteorologici straordinari tra tornado, trombe d'aria e grandinate improvvise, che si alternano a persistenti periodi siccitosi.

Per l'ISPRA in Italia si valuta che circa il 10% del territorio sia molto vulnerabile e circa il 49,2% abbia una media vulnerabilità ai diversi fattori di degrado a causa di erosione e disaggregazione, salinizzazione, contaminazione (locale e diffusa), diminuzione di sostanza organica, perdita di biodiversità, consumo di suolo, fatti aggravati negli ultimi anni dall'aumento quantitativo e qualitativo di fenomeni siccitosi e la Puglia rappresenta proprio una delle aree più vulnerabili, rileva Coldiretti Puglia.

Uno spreco inaccettabile per un bene prezioso anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno profondamente modificando la distribuzione e l'intensità delle precipitazioni anche sul territorio nazionale. Servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l'acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n'è poca. Gli agricoltori - conclude la Coldiretti - stanno facendo la loro parte con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.