"Su l'Umano Sentire", Bari raccontata dai baresi in uno spettacolo teatrale

La regista Rubidori Manshaft: «Facciamo vedere il rapporto materno tra città e cittadini»

venerdì 11 maggio 2018 14.22
A cura di Riccardo Resta
Chi meglio dei baresi può raccontare a un forestiero cos'è Bari? Ovviamente nessuno, tant'è che la narrazione della città "in prima persona" sarà oggetto di un'installazione teatrale per video e parole. Nel capoluogo pugliese, infatti, arriva "Su l'Umano sentire. Souvenir di Bari. Ricordo di Bari", ovvero il quinto capitolo di un viaggio più grande a cui da ormai due anni lavorano le registe Rubidori Manshaft e Paola Tripoli. Una ricerca che si muove di città in città e, attraverso i racconti dei suoi abitanti, tocca alcuni temi fondanti delle comunità che vengono interrogate per essere raccontate. La tappa di Bari si inserisce nella stagione di prosa del Comune Bari 2017-18 promossa dal Teatro Pubblico Pugliese.

Per il montaggio del capitolo barese, che andrà in scena oggi, 11 maggio, presso l'oratorio del Redentore (19:30 - 20:45 - 22) e poi domani, 12 maggio, presso la scuola Balilla di Madonnella (19:30 - 20:45 - 22) e domenica 13 maggio in piazza di Torre a Mare (19:30 - 20:45 -22), sono state raccolte oltre 80 ore di interviste ai baresi, dall'Accademia del Cinema di Enziteto a Spazio 13 (Libertà), per poi proseguire in bar, pizzerie, sugli autobus e nei luoghi della vita di tutti i giorni. Il prezzo del biglietto d'ingresso è di 5 Euro.

«Quest'idea di dare la parola ai cittadini per indagare, attraverso le loro testimonianze dirette, il concetto di identità dei baresi, ci aiuta a capire quale percezione abbiano le persone, di età ed estrazione sociale e culturale differenti, della nostra città - dichiara il sindaco Antonio Decaro, a cui è stato consegnato il file con lo spettacolo integrale. Una città che ha molti volti e molte anime ma mantiene un legame ancora vivo con la tradizione. Ringrazio il TPP e le Officine Orsi per questo percorso di ricerca che ci offre importanti spunti di riflessione restituendoci un'immagine inedita di Bari attraverso gli occhi e le voci di chi questa città la vive ogni giorno»

«L'artista - spiega Giulia Delli Santi, responsabile del TPP - è andata a sentire cosa avevano da raccontare i nostri concittadini direttamente dal profondo di alcune zone di Bari. Proietteremo lo spettacolo a Libertà, Madonnella e Torre a Mare: tre zone profondamente diverse della città ma tutte di grande importanza».

«In questo progetto più ampio - dice Rubidori Manshaft - abbiamo cercato di tracciare le linee guida dell'identità dei baresi, guardandoli con l'occhio di uno straniero, dal momento che siamo svizzere. Ce lo siamo fatto raccontare direttamente da loro: da Enziteto a Libertà, da Madonnella a Bari vecchia abbiamo scoperto cos'è l'identità barese per i baresi. Siamo rimaste piacevolmente sorprese e vorremmo essere adottate da questa città. Quel che ne è venuto fuori è un'identità molto forte, non folkloristica come normalmente appare all'esterno. I baresi con Bari hanno un legame viscerale, quasi materno: un aspetto femminile che è molto forte e che fa trasparire il cordone ombelicale che unisce città e cittadini».