Spaccia il pangasio per rinomato pesce persico, denunciato per frode ristorante di Bari

A Polignano sequestrati in una sala ricevimenti 150 kg di pesce non tracciato oltre a 20 kg scaduto

martedì 15 settembre 2020 13.23
Si è conclusa un'importante operazione di polizia marittima che ha impegnato nei giorni scorsi il personale della Guardia Costiera dell'intera regione, coordinato dal 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, in numerosi controlli lungo tutto la filera ittica e che ha quindi riguardato punti di sbarco, depositi, pescherie, ristoranti.

L'intensa e capillare attività svolta ha portato, complessivamente, al sequestro di tre tonnellate e mezza di prodotto ittico e alla elevazione di sanzioni nei confronti dei trasgressori per un importo totale di 88.000 Euro, oltre alla denuncia all'Autorità Giudiziaria di 6 soggetti per fatti penalmente rilevanti. La maggior parte delle sanzioni ha riguardato la violazione di norme sulla tracciabilità del prodotto ittico posto in vendita, requisito necessario per accertare tutto il percorso dell'alimento, dal pescatore al rivenditore finale, evitando, a tutela del consumatore, la circolazione di prodotto ittico contraffatto o scaduto.

In una sala ricevimenti di Polignano a Mare, sono stati sequestrati 150 kg. di prodotto ittico "non tracciato" e, ipotesi più grave, 20 kg di prodotto scaduto, che sono costati al titolare 4.500 euro di multa.

In un ristorante del centro di Bari è stata invece accertata e denunciata una frode in commercio, dal momento che veniva somministrato "pangasio" spacciandolo per il più pregiato "pesce persico". Il titolare rischia la reclusione fino a due anni.

Nella sola provincia di Bari i controlli operati anche su Molfetta, Monopoli e dintorni hanno portato al sequestro di oltre una tonnellata di prodotto ittico, per un totale di 33.000 euro di sanzioni inflitte per violazioni che hanno riguardato la mancanza di documenti sulla tracciabilità, la vendita di prodotti scaduti e perfino la depurazione di mitili in assenza di autorizzazione sanitaria.

Laddove è stata accertata l'idoneità al consumo umano, i prodotti ittici sequestrati sono stati devoluti in beneficenza ad enti caritatevoli.