Senza stipendio da 4 mesi, protestano i dipendenti F.D. Costruzioni a Bari

I venti lavoratori si sono dati appuntamento davanti all'Acquedotto Pugliese, Cgil: «Situazione punta di un iceberg fuori controllo»

venerdì 18 ottobre 2019 16.15
Venti dipendenti senza stipendio da 4 mesi, dopo essere stati lo scorso anno per ben 10 mesi nella stessa situazione. Sono i lavoratori di F.D. Costruzioni, azienda dell'appalto di Acquedotto Pugliese, che sono di nuovo scesi in strada a protestare per vedere riconosciuto un loro diritto.

«Ancora una volta i lavoratori della F.D. Costruzioni - sottolineano da Cgil - sono costretti a protestare e scioperare per vedere riconosciuto il proprio diritto ad una vita dignitosa attraverso il lavoro, dopo che da 4 mesi non percepiscono salario, pur continuando a lavorare garantendo così un servizio essenziale alla cittadinanza. Cgil Puglia e Fillea Cgil Puglia impegnano da subito Acquedotto Pugliese e Regione Puglia a ricercare e assumere soluzioni definitive e alternative alla pratica degli appalti al massimo ribasso e di una gestione degli stessi che meriterebbe una regolamentazione maggiormente partecipata e quindi più trasparente. Quella dei lavoratori della F.D. Costruzioni è solo la punta di un Iceberg ormai fuori controllo, per questo i sindacati intendono portare al confronto con Acquedotto e Regione Puglia una riflessione su tutte le imprese impegnate negli appalti».

«È assurdo - interviene in merito la pentastellata Laricchia - che si debba scendere in piazza per il riconoscimento di un diritto e ci aspettiamo la linea dura da parte di AqP, come avvenuto in passato per la società Matarrese, con cui è stato rescisso il contratto per analoghe inadempienze nel bacino Ba 16. Proprio questa rescissione ha permesso a F. D Costruzioni in ati con HTC (di cui fa parte Aedificare, società che ha come Amministratore Delegato il figlio di Simeone Di Cagno Abbrescia) di subentrare nell'appalto a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato. Ci uniamo alla richiesta dei sindacati di un netto cambio di rotta da parte di AqP nella gestione degli appalti al massimo ribasso e invitiamo la società a fare il massimo anche in questa occasione. La linea dura non può essere applicata a fasi alterne».