Scuole chiuse ma mercati affollati. Il Comune di Bari: «Aspettiamo indicazioni dalla Prefettura»

In via Salvemini l'attività si svolge regolarmente. Palone: «Da capire anche la situazione di pub e ristoranti»

giovedì 5 marzo 2020 12.10
A cura di Riccardo Resta
Scuole, teatri, stadi, palazzetti e sale da concerto chiusi: il decreto del Governo contro la diffusione del Covid19 blocca le attività nei luoghi di aggregazione e di maggiore concentrazione delle persone per evitare il contagio. Ma non tutti: palestre, bar, pub e piscine sono aperti, così come i supermercati e mercati, sia indoor sia outdoor. Non fanno eccezione uffici postali e uffici pubblici. A Bari, per esempio, stamattina si sta svolgendo regolarmente l'attività del mercato del giovedì in via Salvemini: bancarelle predisposte e gente a passeggio in tranquillità.

Sono parecchi, infatti, gli angoli ciechi del decreto emanato nella serata del 4 marzo dall'esecutivo per cercare di contenere la diffusione del Coronavirus. Una soluzione "morbida", che tende a chiudere le porte degli spazi più grandi ma a lasciare libero ingresso nei luoghi di ritrovo più piccoli. «Sono stata anch'io al mercato di via Salvemini stamattina e c'era gente come sempre, non è sembrato esserci stato danno economico per gli operatori» - dice Carla Palone, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Bari.

Restano, però, le anomalie con cui le amministrazioni locali devono fare i conti: «Stiamo aspettando una lettera della Prefettura che chiarisca le specificità del decreto - continua Palone. Nelle prossime ore dovremmo avere le idee più chiare. C'è da regolare anche l'attività dei ristoratori, in considerazione della misura che prevede la distanza di almeno un metro fra le persone per limitare il rischio di contagio; aspettiamo di percepire la direttiva della Prefettura».