Sanità e funzioni locali, lavoratori e sindacati manifestano in piazza a Bari

Sul tavolo il mancato rispetto del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” del 10 marzo 2021

venerdì 25 marzo 2022 15.14
I sindacati stamattina hanno protestato in piazza Prefettura insieme ai lavoratori dei comparti sanità e funzioni locali. La manifestazione è stata promossa a livello nazionale da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, dopo la proclamazione dello stato di agitazione dello scorso 22 febbraio. La mobilitazione si è estesa su tutto il territorio nazionale con presidi innanzi al Mef - Roma e a tutte le prefetture d'Italia.

«Le nostre legittime rivendicazioni sono state rappresentate al prefetto di Bari, dottoressa Bellomo, che le ha condivise e fatte proprie», si legge nella nota diramata dalla Cisl.

«Il mancato rispetto del "Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale" sottoscritto il 10 marzo 2021, è alla base della rivendicazione - prosegue la nota. Le risorse mese a disposizione, per raggiungere quei obiettivi concordati, di seguito riportati, sono assolutamente insufficienti».

I sindacati chiedono: «revisione di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre un decennio; valorizzazione della professionalità attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, quest'ultime finanziate solo nel contratto delle funzioni centrali; necessità di un piano di assunzioni straordinario, a tal proposito abbiamo parlato della grave carenza del personale sanitario ed in particolare degli infermieri nella sanità pugliese; assunzione di tutti gli infermieri vincitori ed idonei del concorso regionale , nonché la contestuale e auspicabile stabilizzazione di tutti i professionisti sanitari impiegati per l'emergenza Covid, quale risposta adeguata allo straordinario lavoro svolto».

Il segretario regionale Cisl FpPuglia Tina De Luca, il segretario territoriale Cisl Fp Bari Michele Schinco, il coordinatore regionale per le autonomie locali Cisl Fp Pino Giannini affermano: «Abbiamo con forza evidenziato come le lavoratrici ed i lavoratori dei due suddetti comparti, negli ultimi due anni, hanno garantito servizi essenziali e diritti costituzionalmente garantiti, ai cittadini in condizioni difficilissime, ma tutto ciò ad oggi non è considerato e valorizzato. Indubbiamente i lavoratori della sanità sono orgogliosi delle tante e belle parole espresse nei loro confronti dalle più alte cariche dello Stato, ma a ciò deve seguire il giunto ed adeguato riconoscimento del lavoro svolto, con atti concreti, immettendo ulteriori risorse economiche ed umane, un punto cruciale su cui continueremo a farci sentire, nell'interesse dei lavoratori che con orgoglio rappresentiamo».