Salini avvicina la Puglia al Nord con l'Alta Velocità

I cantieri per portare il Sud più vicino al resto del Paese sono avviati

giovedì 30 maggio 2019
Da Napoli a Bari potranno bastare due ore, da Bari a Roma solo tre. Bisogna aspettare il 2026, ma i cantieri per portare il Sud più vicino al resto del Paese sono avviati: Salini, con Astaldi, sono già al lavoro sul lato campano. La ferrovia ad alta velocità consentirà l'integrazione della Puglia e delle aree più interne della Campania con le direttrici del Nord, con positive ricadute sullo sviluppo del Meridione.

Il cantiere aggiunge un tassello importante al comparto delle grandi opere, che in Italia soffre di gravi debolezze (dalla farraginosità degli appalti alle risorse pubbliche che non bastano mai), che hanno causato la chiusura di 120 mila imprese e la perdita di 600 mila posti di lavoro. Aziende importanti come Astaldi, Condotte, Trevi, Grandi Lavori Fincosit e Cmc si trovano oggi in gravi difficoltà. Solo Salini Impregilo gode di buona salute anche grazie a una importante crescita sui mercati esteri, dagli Stati Uniti all'Australia.

La proiezione sui mercati internazionali, dove nell'arco del prossimo triennio sono previsti grandi progetti per 600 miliardi di euro, è certamente un obbligo però si devono battere competitor grandi due, tre, dieci volte di più, con una patrimonializzazione più elevata, facilità di accesso al mercato dei capitali, il supporto del sistema-Paese.

Quindi la sfida è su due fronti, in Italia e all'estero, ma la soluzione è una sola: creare un gruppo di grandi dimensioni che unisca le forze delle principali realtà, singolarmente troppo deboli. Il catalizzatore non può che essere Salini Impregilo, numero uno in Italia con un giro d'affari di 6,5 miliardi, che potrebbero almeno raddoppiare. Il gruppo avrebbe così la capacità di investimento - oltre che i talenti, le competenze e l'efficienza - per sfidare i colossi mondiali, assicurando allo stesso tempo un forte impegno per la modernizzazione del nostro Paese.