Rubavano pappagalli da rivendere sul mercato nero, denunciati pregiudicati di Bari
Ieri sera hanno trovato i carabinieri ad attenderli. Recuperati 47 volatili, alcuni già morti
giovedì 14 maggio 2020
12.48
Erano soliti arrampicarsi nei posti più alti per impossessarsi di pappagalli da rivendere sul mercato nero. Ieri sera, però, hanno trovato i carabinieri ad attenderli al termine della loro ultima spericolata incursione, in territorio di Molfetta. I due 33enni pregiudicati di Bari sono stati denunciati a piede libero dai militari.
I carabinieri hanno recuperato 47 volatili - 15 appena nati e sette già purtroppo morti - e li hanno consegnati nelle mani dei volontari del WWF Puglia, mentre i due malviventi sono stati denunciati alla Procura di Trani, con le accuse di detenzione di animali di specie protetta, maltrattamento di animali e invasione di edifici pubblici.
I fatti si sono verificati intorno alle 22 di ieri. I due malviventi si erano arrampicati su una torre faro dello stadio Poli di Molfetta, proprio di fronte alla stazione dei carabinieri. I militari, giunti sul posto, li hanno individuati e condotti in caserma per la denuncia.
«Questi furti - dice Pasquale Salvemini, responsabile del WWF - danneggiano l'aspetto naturale perché colpiscono i riproduttori in fase di cova, lasciando i piccoli morire da soli. Una volta catturati - spiega ancora - i piccoli vengono alimentati allo stecco per poi, dopo 4 mesi, essere venduti ad 80 euro cadauno».
Il luogo della tratta illegale di questi animali è, di solito, il grande parcheggio dello stadio San Nicola di Bari.
I carabinieri hanno recuperato 47 volatili - 15 appena nati e sette già purtroppo morti - e li hanno consegnati nelle mani dei volontari del WWF Puglia, mentre i due malviventi sono stati denunciati alla Procura di Trani, con le accuse di detenzione di animali di specie protetta, maltrattamento di animali e invasione di edifici pubblici.
I fatti si sono verificati intorno alle 22 di ieri. I due malviventi si erano arrampicati su una torre faro dello stadio Poli di Molfetta, proprio di fronte alla stazione dei carabinieri. I militari, giunti sul posto, li hanno individuati e condotti in caserma per la denuncia.
«Questi furti - dice Pasquale Salvemini, responsabile del WWF - danneggiano l'aspetto naturale perché colpiscono i riproduttori in fase di cova, lasciando i piccoli morire da soli. Una volta catturati - spiega ancora - i piccoli vengono alimentati allo stecco per poi, dopo 4 mesi, essere venduti ad 80 euro cadauno».
Il luogo della tratta illegale di questi animali è, di solito, il grande parcheggio dello stadio San Nicola di Bari.