Rischio incidenti sulla tangenziale di Bari, Cavone: «Chiesto tavolo tecnico sui curvoni di Palese»
Il presidente del Consiglio comunale scrive al sindaco e all'assessore Galasso: «Si introducano postazioni mobili per rilevamento velocità»
venerdì 26 luglio 2019
15.44
La tangenziale di Bari fra le strade più pericolose di tutta la Puglia, come ha spiegato il rapporto di Asset per la Regione Puglia appena un paio di giorni fa. Punto estremamente critico sono i cosiddetti "curvoni" di Palese, dove con grande frequenza si verificano sinistri stradali, anche molto gravi o mortali.
«Ho chiesto al sindaco Antonio Decaro e all'assessore Giuseppe Galasso di convocare un tavolo tecnico per trovare una soluzione alla viabilità sulla statale 16; mi riferisco soprattutto ai curvoni della morte a Palese», annuncia Michelangelo Cavone, presidente del Consiglio comunale. «Ho chiesto nell'immediato di individuare con la polizia municipale e la prefettura delle postazioni mobili per il rilevamento della velocità», prosegue Cavone.
«È innegabile - conclude Cavone - che le curve della morte progettate e realizzate oltre vent'anni fa siano insicure e pericolose; ma è pur vero che ci sono automobilisti che se ne fregano del codice della strada e dei limiti di velocità, e mettono a repentaglio oltre che la propria vita anche quella di persone che non hanno colpe. Un po' come accade in via Macchie, tra la scuola materna e via d'Annunzio. Finalmente qualcuno ha iniziato a capire che non è una pista di Formula 1».
«Ho chiesto al sindaco Antonio Decaro e all'assessore Giuseppe Galasso di convocare un tavolo tecnico per trovare una soluzione alla viabilità sulla statale 16; mi riferisco soprattutto ai curvoni della morte a Palese», annuncia Michelangelo Cavone, presidente del Consiglio comunale. «Ho chiesto nell'immediato di individuare con la polizia municipale e la prefettura delle postazioni mobili per il rilevamento della velocità», prosegue Cavone.
«È innegabile - conclude Cavone - che le curve della morte progettate e realizzate oltre vent'anni fa siano insicure e pericolose; ma è pur vero che ci sono automobilisti che se ne fregano del codice della strada e dei limiti di velocità, e mettono a repentaglio oltre che la propria vita anche quella di persone che non hanno colpe. Un po' come accade in via Macchie, tra la scuola materna e via d'Annunzio. Finalmente qualcuno ha iniziato a capire che non è una pista di Formula 1».