Approvato il progetto per la riqualificazione del sottovia Quintino Sella a Bari

Il progetto ridefinisce gli spazi pedonali, ciclabili e carrabili

giovedì 18 dicembre 2025 14.28
È in pubblicazione sull'Albo pretorio comunale la determina di approvazione del progetto esecutivo relativo alla riqualificazione del sottovia Quintino Sella, con la realizzazione di una pista ciclabile e la sperimentazione di pavimentazione bituminosa fotocatalitica, per un importo di € 2.300.000. L'intervento è inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche ed è finanziato con fondi PON Metro plus.

Il progetto ridefinisce gli spazi pedonali, ciclabili e carrabili, garantendo gli utenti deboli della strada e arricchendo il territorio con la dotazione di una pista ciclabile che colleghi l'intersezione nevralgica dei quartieri Libertà, Murat, Carrassi e Picone-Poggiofranco, costituita dal crocevia rappresentato da corso Italia, via Quintino Sella ed extramurale Capruzzi.

L'opera si collegherà all'intervento, già oggetto di progettazione da parte di terzi, per la realizzazione di una pista ciclabile antistante il viadotto FAL su corso Italia.

Il sottovia con la sua nuova pista ciclabile costituirà, quindi, l'inizio di una "cerniera" tra il centro, la zona del Policlinico e il Quartierino. Questa versione progettuale recepisce sia le prescrizioni della Soprintendenza sia le previsioni contenute nel Codice delle Strada, così come modificato dalla legge 177/2024.

Inoltre, rispetto al precedente fase progettuale (definitivo) risulta integrato dagli esiti dei più recenti approfondimenti effettuati sui luoghi in base allo stato rilevato, alle misurazioni, ai rilievi e alle modifiche verificatesi nello stato dei luoghi e da alcuni aspetti di dettaglio nel corso di una riunione di disamina effettuata nei mesi scorsi dagli uffici tecnici della ripartizione IVOP.

«La riqualificazione del sottovia Quintino Sella rientra in un progetto più complesso che porterà al recupero e all'ammodernamento di una infrastruttura storica, strategica per la mobilità cittadina nonché di pregio architettonico, ragion per cui è stata necessaria una lunga interlocuzione con la Soprintendenza per recepire una serie di prescrizioni- commenta l'assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi -. Si tratta di uno degli snodi principali di collegamento tra i quartieri Carassi, Picone, Poggiofranco e il centro cittadino, un percorso fondamentale per collegare via Capruzzi e corso Italia utilizzato quotidianamente da migliaia di mezzi.

Grazie alla realizzazione di questo intervento, finalizzato a garantire piena accessibilità agli utenti deboli della strada e alle persone con disabilità, sperimenteremo anche tecniche avanzate per la riduzione del Pm10 attraverso la posa dell'asfalto catalitico e la diminuzione dell'inquinamento luminoso. Stimiamo di poter espletare la procedura di gara entro la prima metà del 2026 e di avviare i lavori entro la fine dell'anno, evitando la sovrapposizione con altri cantieri di forte impatto sulla città».

La soluzione progettuale prevede la realizzazione di una pista ciclabile in sede propria, a doppia corsia, lunga 600 metri e larga 2,50 metri, con il conseguente restringimento della sede stradale da 10,50 a 8 metri e il rifacimento dei marciapiedi.

Il sistema della pista ciclabile troverà integrazione con i vari elementi della strada e del marciapiede assecondandone le varie interferenze: le interruzioni per gli attraversamenti pedonali, per l'accesso all'area di proprietà di Ferrovie dello Stato, all'area della cabina elettrica (in prossimità di corso Italia n. 112) e all'AncheCinema.

Dal punto di vista impiantistico si provvederà al rifacimento dell'impianto di illuminazione esistente con altri pali più bassi e al convogliamento delle acque meteoriche in apposite canaline di scolo, che poste al margine tra pista ciclabile e marciapiede, raccoglieranno le acque di ambo le parti grazie alle opportune pendenze, per poi innestarsi sul sistema di raccolta e smaltimento esistente a fondo valle in corrispondenza delle caditoie poste prima degli accessi in galleria.

Le principali lavorazioni previste riguardano: Il progetto risponde ai criteri della sostenibilità riservando una particolare attenzione tanto agli aspetti legati ai consumi energetici quanto all'abbattimento delle emissioni nocive relative al traffico veicolare.

Pertanto per contenere i consumi energetici è stata prevista l'installazione di corpi illuminanti ad alta efficienza e basso consumo di tipo "cut-off". Tale tipo di apparecchi riduce, inoltre, l'inquinamento luminoso.

Parallelamente, data la presenza di altri corpi illuminati a servizio della sovrastante via Capruzzi, è stata prevista la possibilità di ridurre il flusso luminoso attraverso l'impiego di un sistema dimmerabile che consente di diminuire la sovramodulazione dei flussi di due differenti sorgenti luminose.

Per quanto riguarda l'inquinamento da smog, sarà invece adottata una strategia che prevede, nella zona carrabile sottostante la galleria, il trattamento con pavimentazione fotocatalitica. La fotocatalisi si basa, infatti, sul processo chimico che si avvia grazie all'azione combinata della luce (solare o artificiale) e dell'aria. Il principio attivo utilizzato - TiO2 biossido di titanio, elaborato con tecnologia PPS (Proactive Photocatalytic System) -, è in grado di ossidare e decomporre le sostanze organiche e inorganiche che entrano in contatto con le superfici trattate.

Le sostanze inquinanti e tossiche vengono così trasformate in sostanze innocue (nitrati/carbonati di sodio) e in quantità irrisorie e assolutamente invisibili, che vengono asportate dall'aria, dall'acqua o precipitano a terra.

Al fine di rendere l'infrastruttura accessibile a tutti, dimensioni e pendenze dei marciapiedi e delle rampe rispetteranno i limiti di legge a tutela delle persone con disabilità motoria e visiva. Quindi, le scale presenti a nord (accesso alla stazione delle Ferrovie del Nord Barese) e sud del sottopasso saranno munite di montascale, mentre in corrispondenza dei marciapiedi l'area pedonale sarà separata da quella ciclabile attraverso una bordatura con segnale tattile e codice di arresto-pericolo largo 40 cm e saranno appositamente segnalati gli attraversamenti pedonali nell'area sottostante il ponte ferroviario, al confine con corso Italia, e in via Giuseppe Capruzzi.

Da cronoprogramma, i lavori saranno eseguiti in circa 450 giorni.