Rifiuti abbandonati nelle campagne del IV Municipio, Bari nuova "terra dei fuochi"?

Brancale candidato consigliere municipale per 'Avanti Decaro': "Creiamo le banche della terra, terreni incolti a giovani, coppie e associazioni"

giovedì 16 maggio 2019 19.54
A giudicare dalla quantità di verbali elevati dalla Polizia Locale negli ultimi mesi nei confronti degli 'sporcaccioni', si potrebbe pensare che il fenomeno dell'abbandono illegale di rifiuti sia sotto controllo. Eppure, basta una passeggiata nelle zone periferiche della città per osservare che, nonostante la minaccia di multe salate e la presenza di fototrappole, il fenomeno dell'abbandono di rifiuti nelle campagne continua ad essere un'emergenza. Il territorio del IV Municipio, nel corso degli ultimi anni, è uno di quelli che probabilmente più di altri ha conosciuto da vicino il problema, con l'aggravante di essere stato ribattezzato sul web e sulle pagine di alcuni quotidiani come la nuova "Terra dei Fuochi": l'abbandono di rifiuti, infatti, è solo la prima parte di un processo ben più grave che spesso si conclude con l'accensione di roghi degli stessi rifiuti abbandonati che danno origine all'esalazione di fumi tossici.
Mentre si cercano strategie per il controllo dell'emergenza, sulla questione è intervenuto Giovanni Brancale, candidato consigliere per il IV Municipio con la lista 'Avanti Decaro': «Nonostante il controllo del territorio da parte delle pattuglie di Polizia Locale l'abbandono ed i conseguenti roghi si verificano quasi sempre in terreni privati ma abbandonati o incolti. Al fine di arginare il fenomeno, sarebbe opportuno associare alle misure di controllo, l'attuazione di una delibera approvata nel corso dell'ultima consiliatura del Municipio 4 che prevede la realizzazione della "Banca della Terra"».
Si tratta di una strategia già in vigore in alcune parti d'Italia e del Mezzogiorno che Brancale ha così spiegato: «L'iniziativa prevede che medi e piccoli proprietari di terreni incolti o abbandonati situati nelle periferie del Municipio 4 possano affidare in gestione a terzi (giovani, coppie, associazioni) tali terre che entrerebbero a far parte del circuito della Banca della Terra. Attraverso la valorizzazione delle risorse del territorio, riusciremmo a generare reddito ed occupazione, promuovendo nel contempo il rispetto dell'ambiente ed il legame con lo stesso. Probabilmente non sarà la soluzione definitiva – ha concluso Brancale – ma quantomeno è una strada percorribile».